Da alcuni mesi un comitato di cittadini e alcune associazioni a Bologna sono protagoniste di manifestazioni e presidi permanenti per impedire l’abbattimento degli alberi e la distruzione del parco don Bosco (quartiere san Donato) da parte del Comune a guida PD, togliendo ulteriore verde pubblico ad un territorio già martoriato dall’inquinamento.
Il Comune è intenzionato a tutti i costi a costruire un nuovo plesso delle scuole Besta abbattendo quello già esistente. Le persone che vivono il quartiere, comitati e molti insegnanti da tempo stanno affermando che il plesso potrebbe essere ristrutturato, mantenendo gli alberi esistenti.
Denunciamo la prepotenza della politica incapace di ascoltare o recepire minimamente le esigenze e le istanze delle persone che dice di rappresentare. In questo la giunta di Lepore non fa eccezione. Anzi è passata dalle minacce ai fatti mandando mercoledì 3 aprile, assieme alle ruspe un ingente dispiegamento di forze di polizia a reprimere le persone (circa 250) che esercitavano convinta resistenza passiva contro il taglio dei grandi alberi del parco. Denunciamo la repressione violenta a suon di manganelli che ha colpito soprattutto giovanissimi, alcuni dei quali risultano feriti o contusi. Esprimiamo solidarietà a loro e al ragazzo, che giovedì notte è stato inseguito, picchiato e ammanettato dalla polizia mentre era a terra.
Ancora una volta, come con gli studenti picchiati a Pisa e Firenze, la risposta istituzionale è quella repressiva. Noi siamo per la pacificazione e libertà di espressione e manifestazione, da sempre distanti da metodi violentisti, al fianco del protagonismo della gente comune.