C’è da inorridire leggendo le motivazioni della richiesta di archiviazione con cui la PM di Benevento Flavia Felaco scagiona il marito di Carla (nome di fantasia) dall’accusa di stupro: “…perché l’uomo deve vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale…”. E che importa se quello stesso marito è stato denunciato per ripetute violenze e maltrattamenti, per esempio averle puntato un coltello alla gola dichiarando, alla presenza di testimoni, che sarebbe diventato il prossimo uxoricida di cui i giornali avrebbero parlato. Anche quello, per la Pm, era solo uno “scherzo”, per quanto di cattivo gusto. Intanto però la vita di Carla coi sui figli è stata stravolta, costretta a rifugiarsi in una casa protetta, angosciata per una sentenza che non le ha dato alcuna giustizia. Una donna che è stata costretta a rapporti sessuali non desiderati da un marito violento e prevaricatore e ha avuto il coraggio di denunciarlo avrebbe meritato ben altra giustizia! Ma purtroppo le donne sanno bene quanto questa sia troppo spesso lontana dalle aule di tribunale, dove sappiamo che nemmeno la presenza di una giudice o una PM sono una garanzia! Ovviamente auspichiamo che l’indegna richiesta venga presto rifiutata, anche grazie alla reazione di tante persone giustamente indignate. Uno stupro è uno stupro e va punito. A Carla e a tutte le donne nella sua situazione va la nostra solidarietà, il suo-loro coraggio è il nostro. Uniamoci per la libertà e la dignità di tutte e contro tutte le sentenze vergognose.
2021-12-22