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Fin dalla fondazione nel 1948 lo Stato d’Israele ha espropriato le terre di milioni di palestinesi incendiando le loro case, espellendoli, uccidendoli. Solo l’eroica resistenza del popolo, delle donne e dei giovani che hanno curato e difeso la vita, ha impedito il genocidio. I Palestinesi sono stati esiliati e dispersi, confinati nella “prigione a cielo aperto “ della striscia di Gaza, in Cisgiordania e sono stati oppressi e discriminati nello Stato d’Israele che continua la sua opera di pulizia etnica, aggressione e occupazione militare. Nelle ultime settimane a Gerusalemme est – zona occupata da Israele – la polizia e i coloni hanno cacciato e sfrattato palestinesi dalle loro case, dove vivevano da decenni. A questa ennesima ingiustizia e prepotenza i palestinesi hanno reagito mobilitandosi spontaneamente e coraggiosamente con grandi manifestazioni popolari.
Da tanti anni non si assisteva ad una reazione così profonda dei palestinesi che vivono in Israele: si sono mobilitati in maniera indipendente e pacifica difendendosi a mani nude dalla violenza dei coloni e della polizia. Ancora una volta si è svelata la natura bellicista e militarista dello Stato d’Israele che ha reagito aggredendo militarmente e bombardando poi, ferendo e uccidendo decine di persone senza risparmiare nessuno neanche i bambini. E in queste ore si profila il rischio di un’ulteriore escalation bellica da parte israeliana.
La logica specularmente militarista della direzione nazionalista di Hamas, responsabile del lancio di razzi sulla popolazione civile in territorio israeliano, va contro la mobilitazione popolare palestinese e finisce per favorire la violenza bellica dello stato d’Israele. Mentre la direzione dell’Anp, corrotta e complice con l’occupante israeliano, si dimostra ancora una volta totalmente impotente.
La logica e la natura bellica di Israele è un’arma puntata anche contro la propria stessa popolazione. Il consesso internazionale degli Stati democratici, a cominciare dagli Usa di Biden, appoggia e sostiene questo massacro, come ha sempre fatto. È in atto un vergognoso e ipocrita rovesciamento della realtà anche da parte dei mezzi di informazione che presentano lo Stato d’Israele come vittima mentre è invece il carnefice, responsabile dell’aggressione e di una storica pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese. A Roma si è persino svolta una manifestazione, con la partecipazione delle destre assieme al Pd, a sostegno dello Stato d’Israele.
In questo momento è fondamentale schierarsi a fianco del popolo palestinese e solidarizzare con la mobilitazione popolare per porre fine alla guerra e ai bombardamenti. La strada per una possibile pacificazione tra le popolazioni – una prospettiva complessa ma possibile – passa per la fine dell’aggressione e dell’occupazione militare d’Israele, per il diritto al ritorno dei profughi, per la libertà del popolo palestinese. Rivolgiamo un caloroso appello a tutte le forze e le persone di sinistra, alle associazioni del pacifismo, della solidarietà e dell’antirazzismo, a tutte le persone di buona volontà a reagire e unirsi, partecipando alle mobilitazioni e alle iniziative in solidarietà con la popolazione palestinese.
Stop ai bombardamenti e alla guerra!
Stop all’aggressione militare israeliana!
No all’occupazione delle terre palestinesi da parte dello Stato d’Israele!
Per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e al ritorno dei profughi espulsi dalle loro terre!
La Comune
13 maggio 2021, ore 13:00