Solidarietà alle donne vittime di stupro e di sentenze ingiuste!

Ci vede stupefatte e indignate la sentenza della corte di appello di Torino che ha negato l’accusa di violenza sessuale per una ragazza stuprata nel bagno di un locale da un suo conoscente. Esprimiamo soldarietà a questa giovane che ha subito una violenza e, avendo avuto il coraggio di denunciare, non ha avuto giustizia. Non è bastato infatti che lei abbia detto al suo violentatore: basta, smettila, non voglio! Non è bastato che si sia opposta con tutte le sue forze mostrando con ogni parola e gesto possibile che non voleva: quello che è contato per il giudice  nell’emettere una sentenza tanto assurda è che la donna non abbia chiuso a chiave la porta del bagno, gli abbia chiesto dei fazzoletti di carta e che la cerniera dei pantaloni abbia ceduto troppo facilmente, e tutto ciò avrebbe indotto l’uomo a credere che “ci stava”, che lui “poteva osare”… ma veramente siamo a questo punto? Sono purtroppo sempre più numerosi i casi in cui la “Giustizia” in questo paese è avversa alle donne. Nonostante ci siano leggi che le tutelino, conquistate grazie alle lotte e mobilitazioni delle donne stesse, esse vengono costantemente aggirate (vedi p.e. la legge 194 resa inefficace dall’obiezione di coscienza) o disattese dalla cultura maschilista e patriarcale vigente. Queste sentenze insieme ai femminicidi, al controllo della riproduzione e dei corpi femminili (aborto, utero in affitto), alla possibilità di scegliersi il genere con una semplice autodichiarazione all’anagrafe e alla negazione dell’identità femminile sono  segnali che ci preoccupano, perché rappresentano un attacco molto pericoloso e infido alle donne. Allora da cosa dipende la salvaguardia e difesa del genere femminile, dalla cui libertà e vita dipende letteralmente la libertà e vita di tutta la specie umana? Dipende innanzitutto dalle donne stesse, che la propria libertà la cercano, la difendono per sé e le altre con grandi capacità di pensiero, immaginazione e anche sacrifici e sforzi, e dipende dagli uomini che vogliono cooperare su basi chiare: siamo una specie umana, due generi, e donne e uomini con tante possibilità di scelte e indirizzi di vita. Sta al protagonismo di ciascuno di noi decidere da che parte stare: dalla parte della libertà delle donne e quindi di tutta l’umanità o complici del patriarcato e del maschilismo che peggiora la vita di tutti. Nei collettivi Dipende Da Noi donne proviamo a vivere concretamente la solidarietà come strada per essere più libere e felici insieme.