Sosteniamo lo sciopero generale dei lavoratori Amazon indetto per il 22 marzo da varie sigle sindacali. Siamo totalmente solidali con le ragioni dello sciopero. E’ la prima volta in Italia dopo quelli avvenuti in varie parti del mondo. Il colosso Amazon non conosce limiti nello sfruttamento della mano d’opera. Ritmi di lavoro forsennati, assenza di sicurezza e tutela sindacale, ricatti di ogni tipo, controlli a tappeto sono la norma. Il controllo e la forza di Amazon sui lavoratori si basa sulla competizione sfrenata che impone, sui ricatti e sulla precarietà. In Amazon lavorano moltissimi immigrati che hanno un problema in più rispetto agli altri perché hanno bisogno del contratto per rinnovare il permesso di soggiorno. Quindi sono i più ricattati. Prima, durante e dopo lo sciopero è indispensabile unirsi. Cercare e trovare ogni occasione per conoscersi, capirsi, cominciare ad infrangere il silenzio, l’indifferenza, le barriere etniche e linguistiche, gli egoismi individuali o di comunità d’appartenenza. C’è bisogno di affrontare e superare le divisioni tra i lavoratori, causate dal razzismo, dal maschilismo, dalle discriminazioni, che servono solo ai vertici dell’azienda per continuare lo sfruttamento. Sappiamo che in tante lotte i diritti che si sono guadagnati sono stati possibili grazie alla crescita in esse dell’unione, della solidarietà e della fratellanza. Siamo consapevoli delle difficoltà esistenti, ancor più oggi nella pandemia, ma crediamo che possiamo affrontarle insieme. Siamo stati a fianco di tanti nelle battaglie contro il caporalato e contro la schiavitù, sappiamo di cosa parliamo. Siamo impegnati da anni a sostenere e realizzare esperienze di riscatto lavorativo ed umano e sappiamo che la forza dell’unione e della solidarietà può creare condizioni di vita e di lavoro nettamente migliori. Ed è ciò che auguriamo a tutti i lavoratori/trici della Amazon.
Associazione 3 febbraio