Non capisco, tu dici che la guerra non finisce?
Penso che questa guerra sia devastante e comunque non finirà bene. Ma sono le logiche di guerra che permeano tutti i campi della vita, è questo furore bellico che non finirà.
Spiegami meglio, che intendi con logiche di guerra?
Pensa all’ira e alla violenza che si scatenano contro le donne e spesso anche contro bimbe e bimbi da parte di maschi frustrati. Pensa alla violenza legalizzata dei padroni nei confronti di lavoratrici e lavoratori. Pensa alle violenze poliziesche così eclatanti negli Usa. Pensa all’odio e all’incitamento al ma le che dilagano nel web. Pensa alla peste razzista ed assassina che si diffonde contro donne, uomini, bambini immigrati o profughi. Pensa, ancora, alla violenza latente che si percepisce nelle grandi città, pronta a esplodere. Tutto il mondo dominato dagli Stati è predisposto alla violenza omicida, si prepara in diversi modi alla guerra che poi arriva inevitabile.
È un panorama terribile, in effetti non ci avevo mai pensato; però la guerra vera e propria, come quella in Ucraina, non l’avevo mai vista.
Perché ci sono guerre vere e proprie, continue, alcune peggiori di questa, che vengono silenziate dall’alto, come quelle che dilaniano le popolazioni in Africa e in altre zone del mondo. Stiamo provando a raccontarle. Poi c’è la guerra dell’acqua, del cibo, che significano la sofferenza, le malattie, lo sterminio di tanta gente nelle zone più povere del pianeta, e tutto questo viene nascosto perché contraddice l’idea del loro mondo come il migliore possibile.
Voglio capire meglio, ma in effetti mi rendo conto di essermi abituato ad un’immagine assai più ottimistica; insomma, queste cose vanno denunciate: però, che si può fare contro tutto ciò?
Sì, bisogna informare e denunciare tutto questo, capire e spiegare da cosa nasce e come si propaga questa furia antiumana. Quanto poi a quello che possiamo fare, credo che dipenda innanzitutto da quello che pensiamo e cerchiamo di essere.
Che significa? Non capisco, che vuoi dire?
Voglio dire che dobbiamo riconoscerci come esseri umani, capire le nostre radici più profonde, riscoprire l’amore e la propensione per la vita che ci animano, rivalutare appieno la potenza creatrice del genere femminile, sapere che non siamo individui isolati ma perennemente in relazione e associati e potenzialmente protagonisti in comunità. Ritrovare la forza delle nostre coscienze e intrecciarle in una cultura della felicità possibile. Ricercare la libertà e il bene, la bellezza, la verità e la giustizia che rendono la vita veramente degna di essere vissuta.
Detto così sembra bello, ma pure astratto però…
Ecco, finché penseremo che tutto ciò è astratto, mentre invece è la migliore concretezza umana, non usciremo dall’incubo globalizzato.
Sì, vabbe’, ma concretamente che dobbiamo fare?
So che non basta ripeterti che tutto questo è concreto, è un altro modo di vivere la vita che stiamo sperimentando e fondando con le mie compagne e i miei compagni. Ed è con questo approccio che vogliamo agire contro questa guerra: facendo controinformazione, unendoci ad altre forze contrarie al massacro in atto, partecipando e promuovendo riflessioni e mobilitazioni. Ma possiamo fare di più, concretamente e quotidianamente: suscitando il protagonismo diretto delle donne contro soprusi, violenze e discriminazioni, battendoci al fianco di fratelli e sorelle immigrati e profughi per la loro accoglienza, difendendo i diritti e la vita dei lavoratori, sollecitando i giovani a reagire alle difficoltà e a prendere coscienza della propria capacità di scegliere liberamente un futuro migliore. Insomma, vogliamo fare opera di pacificazione come motivo di liberazione fra la gente comune, perché sotto il tallone degli Stati non è possibile raggiungere una vera pace. Ancor più concretamente e assieme: costruendo un’organizzazione per l’autoemancipazione umana.
Tante cose… Possiamo approfondire assieme?
Sì, certo. Perciò, compra il giornale, leggilo o se vuoi lo leggiamo e lo discutiamo assieme, dacci una mano sottoscrivendo per continuare: noi ci basiamo sul tuo contributo volontario, mica prendiamo soldi dagli Stati.
3 aprile 2022