Il tribunale di Coblenza, in Germania, ha condannato un ex membro dei servizi segreti siriani a quattro anni e mezzo di carcere. La sentenza, la prima a livello mondiale, riconosce le responsabilità dell’accusato come parte di un sistema generalizzato di torture e di violazione dei diritti umani, evidenziando quindi il carattare criminale del regime di Bashar al Assad in Siria. Eyad al-Gharib venne riconosciuto da vari testimoni come parte del personale responsabile di trasportare trenta detenuti a un carcere dei servizi segreti siriani dove vennero poi torturati sistematicamente. Per il prossimo autunno è attesa una sentenza anche per Anwar Raslan – un ufficiale del regime di cui al-Gharib era subalterno – accusato di 58 omicidi e della tortura di oltre 4000 persone. La sentenza di colpevolezza può rappresentare un importante precedente per altre migliaia di denunce presentate e in attesa di risposta. È importante ricordare che questa piccola vittoria è il risultato della determinazione di tutte quelle persone che in questi anni non hanno smesso di chiedere giustizia nonostante il silenzio e la complicità di tutte le istituzioni internazionali verso i crimini commessi in Siria. Riconoscendo la soddisfazione in primo luogo di coloro che hanno avuto il coraggio di testimoniare nel processo, ma anche di tutti quelli che hanno sostenuto questa causa, è giusto ricordare che nessuna condanna, per quanto importante e necessaria, potrà mai compensare l’immensa ingiustizia vissuta in questi anni.
2021-03-09