Con la nostra campagna di autofinanziamento abbiamo un proposito ambizioso che è anche una convinzione radicata e un’opera iniziata: si può essere più umani e perciò anche più ricchi.
Riguarda la scelta di migliorare assieme la vita di ciascuna/o, e l’impegno o lo schieramento che presuppone questo tentativo, quindi anche i soldi che abbiamo bisogno di raccogliere per coltivare questa straordinaria possibilità. Allora proviamo ad accennare a dieci ragioni e significati di questo “più” in cui crediamo.
Proviamo ad essere più curiosi per scoprire le meravigliose potenzialità intime ancora ignote o trascurate di noi esseri umani, smettendola di subire le menzogne interessate di chi ci racconta che siamo nati per peccare o… per morire.
Proviamo ad essere più attenti al mondo, inteso come pianeta sofferente per colpevoli “distrazioni” di chi lo abita, e quindi inteso come umanità tutta: andiamo a scoprire quante persone buone ci sono in giro e le loro capacità, mentre denunciamo e fronteggiamo la prepotenza malefica dei poteri oppressivi e le loro fragilità e miserie.
Proviamo ad essere più disponibili verso le/gli altre/i che lo meritano, conoscendoli e facendoci conoscere, sapendo ascoltare e imparare, per dire e proporre.
Proviamo ad essere più comprensivi, solidali e accoglienti con chi giunge da altri paesi avendo come bagaglio speranza ed onestà: progettiamo con loro e con le persone buone di cui sopra un’idea e una prassi di convivenza utile a tutti nei cambi storici irreversibili che viviamo.
Proviamo ad essere più profondi e coerenti nel comprendere il ruolo fondamentale delle donne nella vita quotidiana: sono risorsa decisiva per la nascita, la crescita, il benessere di ogni essere umano; perciò meritano riconoscimento sostanziale e schieramento attivo per la loro piena e libera affermazione contro patriarcato, maschilismo, violenze, ingiustizie e discriminazioni assortite.
Proviamo ad essere più affettuosi e protettivi con l’infanzia, difendendola sempre, proponendo un’educazione esortativa, sentimentale e rispettosa delle peculiarità di ogni piccola/o, e facendo eco a quella gioia di vivere che ci trasmettono: saperli accudire vuol dire riscoprire le bimbe e i bimbi che siamo stati e continuiamo ad essere.
Proviamo ad essere più rispettosi verso le persone anziane, sono il nostro passato ma auspicabilmente anche il nostro futuro, possono insegnarci la saggezza e il senso del tempo, proteggendoli da certe ossessioni di “rinnovamento” – fasullo e strumentale – che pro duce emarginazione o esclusione stiamo proteggendo noi stessi.
Proviamo ad essere più attivi ed incisivi nel sostenere la pacificazione tra la gente comune di diversi credo ed identità, contro l’odio e la cattiveria che imperversano avvelenando le esistenze ed innanzitutto contro i venti di guerra che spirano in permanenza come dimostrano anche le vicende più recenti.
Proviamo ad essere più audaci nel credere all’invenzione e alla sperimentazione di un progetto di comunanza umana libera e benefica, perché se ne ha un gran bisogno, e perché ogni giorno è più evidente la natura bellica inguaribile di ogni Stato e l’estraneità violenta e spesso omicida che ne consegue nelle società statali massificate. Proviamo ad essere più generosi con chi ci è al fianco, ci ascolta, ci appoggia, ci dice e ci scrive, ci offre opportunità di dialogo, di iniziativa, di impegno: insomma, se ci siamo capiti, adoperiamoci con questi fini per sottoscrivere e far sottoscrivere.