Sabaudia (Lt), 26 maggio 2021. Con l’accusa di prescrizione illecita di farmaci un medico è stato arrestato per aver dispensato a oltre 200 pazienti migliaia di confezioni di medicinali a base di ossicodone. La notizia è molto grave perché i pazienti in questione, tutti di nazionalità indiana e impiegati nel settore agricolo, assumevano regolarmente il farmaco, contenente un oppioide dagli effetti simili alla morfina, per sopportare le durissime condizioni di lavoro, costretti sui campi dalle 12 alle 16 ore al giorno. Con un certo cinismo alcune fonti d’informazione dicono che forse una decina di loro sarebbero morti d’overdose. Al momento non è noto se i braccianti siano stati forzati a drogarsi dai padroni o se invece abbiano fatto ricorso a sostanze stupefacenti per resistere a dei ritmi sempre più estenuanti, ma è evidente l’inquietante complicità di figure (un medico, ma anche una farmacista) che invece di occuparsi del benessere e della cura hanno preferito asservirsi ai datori di lavoro nella loro brama di profitto a tutti i costi. Denunciamo da tempo il caporalato, forma di schiavitù che intreccia razzismo e sfruttamento, in una miscela disumanizzante cui sono costretti centinaia di migliaia di uomini e donne immigrati/e in Italia.
2021-05-31