Il flop odierno delle manifestazioni contro il Green Pass e No-vax – poche decine di manifestanti in tutta Italia – è una buona notizia, ma non deve far sminuire la pericolosità e la prepotenza di questi beceri reazionari. Infeudati dalle destre più estreme, sotto l’ala protettiva delle destre di palazzo, i retrivi che hanno manifestato nelle ultime settimane contro i vaccini in Italia sono un esempio classico dei disvalori che penetrano in porzioni delle nostre disgregate società. In nome di un individualismo furioso, con protervia e violenza contro chiunque non la pensi come loro, hanno gridato al complotto – che va tanto di moda da Trump in giù –in nome di una presunta libertà che appare solo come quella di danneggiare gli altri. Sono anche un frutto dell’intossicazione digitale – il peggio dilaga sul web – che avvelena tanta gente, a cui strumentalmente si legano per lo più settori di destra o esplicitamente neofascisti, ma tristemente anche una minoranza esigua di residuali sinistri ormai totalmente allo sbando.
In gioco ci sono la vita e la salute di milioni di persone, e se è giusto – come è giusto – continuare a denunciare i ricatti di Big Pharma e la combinazione deleteria di prepotenza, irresponsabilità e incapacità degli Stati, è altrettanto giusto per ciascuno e ciascuna operare consapevolmente e coscienziosamente una scelta in nome della sicurezza comune, facendo di tutto per permettere, in primo luogo ai più deboli e ai più fragili, di essere maggiormente tutelati e difesi.