Nel caos del Palazzo emergono….
“Il Feudatario di Benevento” e il “bullo di Rignano” … ovvero il livello è veramente basso


Mentre la gente comune vive il dramma della pandemia e del peggioramento delle condizioni di vita, nel Palazzo si consuma una crisi dai contorni surreali e dilaga l’irrazionalità. Il bullo Renzi ha giocato la carta di aprire la crisi di Governo per ottenere qualche briciola di potere dal rimpasto governativo. Ma il trucco è vecchio e il sottovalutato Conte non è caduto nel bluff. Cade il governo?  Il bullo può sempre rientrare in gioco. Ma forse c’è anche una sorpresa…  in soccorso di Conte  è riemerso il boss di Benevento,  il prode Clemente Mastella con consorte,  che insieme ai i–responsabili diventa arbitro della sorte del governo.

La decadenza è arrivata ad un punto tale che diventa decisivo il boss di Benevento, quello che è stato al governo con Berlusconi, passato poi con Prodi provocandone poi la caduta. Ed ora Mastella si propone come salvatore del governo Conte raccogliendo una pattuglia di sgarrupati parlamentari timorosi di perdere la poltrona in caso di elezioni.  È una crisi che mostra la lontananza del Palazzo dalla vita delle persone comuni, i cui motivi non c’entrano per niente con contenuti che riguardano l’esistenza della gente. È una lotta al coltello per accaparrarsi strapuntini di ministeri e fette di potere, favori e clientele con i miliardi del Recovery Fund. È il festival dello squallore della politica.

La decadenza non ha fine, siamo alle comiche finali ed il livello è veramente basso. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse il rischio che ancora una volta, in questo caso grazie a Renzi e compagnia cantante, come conseguenza di queste irrazionali convulsioni democratiche, potrebbero riprendere fiato e uscirne rafforzate le destre fascistoidi di Salvini e Meloni e saremmo costretti a sorbirci l’ennesima farsa elettorale con una pandemia in corso.