Milano
Basta violenza di Stato

A Milano 4 agenti della Polizia locale, durante un fermo, hanno picchiato una transessuale di 42 anni in evidente stato di alterazione, accusata di spaventare i bambini al parco Trotter (accusa successivamente smentita dalla Procura). Dopo aver provato a fuggire, scendendo dall’auto dei vigili, è stata fermata di nuovo, non ha opposto resistenza, ma gli agenti l’hanno colpita in testa col manganello e presa a calci nonostante non fosse armata e stesse alzando le mani. Di questo pestaggio abbiamo testimonianze grazie a degli studenti che hanno filmato e denunciato l’accaduto. Le destre di governo blaterano di sicurezza, ma di quale sicurezza stiamo parlando? Può garantire la sicurezza chi finanzia le guerre o è causa delle morti in mare degli immigrati? Lo stato alimenta la violenza e spesso le sue “forze dell’ordine” si sporcano le mani direttamente. Non è un caso che Fratelli d’Italia stia esprimendo solidarietà agli agenti. Chi chiude i centri di assistenza, taglia gli aiuti alle persone in difficoltà e manda allo sbando persone con disturbi psichiatrici e le loro famiglie è il vero responsabile di queste situazioni.

Nel solidarizzare con la persona aggredita e con tutte le vittime delle violenze e degli abusi di potere esercitati dagli apparati repressivi dello stato, vanno reclamate giustizia e verità. La reazione dei ragazzi che hanno denunciato l’aggressione è un esempio di coraggio per rompere il silenzio di fronte alle violenze di uno stato fondato sulla guerra e sul patriarcato. Possiamo fermare la violenza schierandoci attivamente in difesa della vita e unendoci per affermarla, cosi potremmo vivere più sicure/i.