Di nuovo in piazza a Beirut mercoledì 17, questa volta davanti al palazzo di giustizia per contestare la volontà espressa dai più alti esponenti della magistratura di applicare un vecchio articolo del codice penale che punisce qualunque attacco alla presidenza della repubblica: un modo come un altro per imbavagliare ogni critica. E sono state molte le critiche, gridate nei mesi scorsi per le strade delle principali città libanesi: giovani e tante donne hanno affermato il proprio protagonismo contro un sistema politico campione di corruzione, denunciando l’impoverimento generale della popolazione e contestando la rigida spartizione confessionale delle principali cariche pubbliche, vero e proprio pilastro dei fragili equilibri tra le diverse componenti della società libanese. “Siamo qui per reclamare i nostri diritti e difendere la nostra dignità. Continueremo”, scandiscono i manifestanti.
2020-06-19