Domenica 23 gennaio diversi giovani delle scuole di Roma hanno protestato davanti al Pantheon per reagire ed essere vicini a Lorenzo, il ragazzo di 18 anni che è morto venerdì 21 gennaio, vicino ad Udine, durante uno stage per l’alternanza scuola-lavoro: i sogni e le speranze di un ragazzo sono stati stroncati a causa di un’attività lavorativa obbligatoria per conseguire il diploma, in un posto autorizzato dalla scuola che frequentava. Durante la protesta di domenica a Roma, quando i manifestanti hanno provato a muoversi in corteo, la risposta della polizia è stata la repressione violenta. Diversi studenti sono rimasti feriti per le manganellate subite. Dopo questa escalation violenta le ragazze ed i ragazzi hanno marciato pacificamente, scortati dalla polizia, per proseguire le proteste davanti al MIUR.
L’alternanza scuola-lavoro (detta PCTO), è un incubo per gli studenti, che anziché potersi dedicare a crescere e a coltivarsi, devono farsi sfruttare gratuitamente, rischiando in tanti casi la vita. A guadagnarci sono solo le aziende che ottengono così fresca manodopera non pagata. Di esperienza lavorativa, certo, le alunne e gli alunni ne fanno, sperimentando sulla loro pelle, prima ancora di uscire da scuola, la precarietà, lo sfruttamento e persino i rischi per la vita che il lavoro sotto questo sistema implica.
È il momento di mettere al centro la vita, la dignità e una buona educazione (altro che “buona scuola”!), che metta al centro gli studenti e le loro idee. Ma sappiamo che di educazione, di salute e di sicurezza delle persone, allo stato non importa, ed infatti ordina persino di manganellare e reprimere ragazze e ragazzi che, su questo, vogliono farsi ascoltare.
Dunque, ancora una volta, solidarietà con Lorenzo, solidarietà con i giovani vittime della violenza poliziesca! E solidarietà con tutte le persone che ricercano una possibilità di crescita ed educazione migliore: continueremo a ricercarla assieme a voi.
giovani de La Comune