La gerarchia cattolica americana contro Trump
Riprovevole abuso dei simboli religiosi

Dopo la foto davanti alla St. John Episcopal Church, con una copia della Bibbia mostrata al mondo l’eco mediatica della successiva visita di Trump al Santuario dedicato a Giovanni Paolo II a Washington ha provocato un vero e proprio boomerang.

La dura reazione dell’arcivescovo di Washington, Wilton D. Gregory, che ha definito sconcertante e riprovevole la strumentalizzazione politica di luoghi e simboli religiosi proprio mente il presidente minacciava l’intervento dell’esercito per disperdere le manifestazioni pacifiche. Posizione a cui si è immediatamente associato il vescovo Shelton Fabre presidente della Commissione contro il razzismo della Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti, che si è scagliato senza mediazioni contro il presidente e la violenza della polizia “(…) in questo paese ancora una volta ci troviamo confrontati con la perdita di una vita a causa del razzismo. Rabbia e indignazione sono giustificati perché, ancora una volta, è incredibile che abbiamo dovuto essere testimoni della morte di un uomo afro-americano che si trovava in custodia alla polizia e assistere, ancora una volta, all’indifferenza nei riguardi di una persona che sta implorando di poter respirare”.