Natalia studentessa di Giurisprudenza a Cagliari qualche sera fa, dopo un’intensa giornata come volontaria della Croce Rossa a Cagliari, ancora in divisa si stava recando alla mensa universitaria, quando ha subito una violenza sessuale da parte di un uomo. Natalia ha saputo difendersi e scappare, coraggiosamente ha poi denunciato l’accaduto ai carabinieri e pubblicamente: “Ho deciso di parlare pubblicamente, prendendomi la responsabilità…Ho deciso di denunciare e metterci la faccia perché spero che fatti simili non capitino più a nessuno!”. La solidarietà, soprattutto di coetanee universitarie, si è subito fatta sentire e alcune l’hanno contattata per dirle che avevano subito violenze simili nella stessa zona. Brava Natalia! Solidarizziamo con te, siamo vicine a te e a tutte le donne che subiscono simili violenze e scelgono coraggiosamente di reagire per affermare la libertà, il rispetto e la dignità per sé e per le altre, fondamentali per vivere meglio tutte e tutti. Purtroppo femminicidi e violenze sulle donne sono fin troppo presenti, come quelle coraggiosamente denunciate da alcune donne la sera di San Silvestro a Milano. “È ora di dire basta.”, è il titolo di un comunicato delle studentesse e studenti dell’Università di Cagliari assieme ad altre associazioni, con cui invitano ad un sit-in di solidarietà per Natalia. L’appuntamento è previsto per sabato 22 gennaio alle 18, 30 in via Cornalias, zona in cui è avvenuta l’aggressione. “…sarà seguito da un’assemblea di quartiere durante la quale si discuterà delle eventuali soluzioni per risolvere e prevenire avvenimenti come quello accaduto”, si dice nel comunicato. Una risposta importante, un’occasione in primo luogo per le donne, per non sentirsi sole in situazione simili, per valorizzare e sollecitare scelte coraggiose come quella di Natalia. Un’occasione per essere protagoniste assieme e per vivere meglio, unendosi fra donne in collettivi. Così come da tempo, stiamo proponendo noi de La Comune, con la costruzione della rete dei collettivi di Dipende Da noi Donne, ambiti solidali di donne che stiamo sperimentando in alcune città e che possono essere un esempio per tante. Ambiti solidali di donne in cui imparare assieme a prendere forza l’una dell’altra, ad essere protagoniste di libertà, solidarietà e cura reciproca. Luoghi in cui imparare a non delegare a nessuno la sicurezza delle nostre vite, invitando sì a denunciare, sì a pretendere giustizia, troppo spesso dalla parte di maschi violenti, assassini e stupratori, ma a farlo insieme e non da sole, unite e soprattutto trovando strade per difenderci da protagoniste e per preservare il bene e la bellezza delle nostre vite!.
Cagliari 13/1/2021
Enza Bellantuono