Grandi orizzonti, piccoli passi

Progettare un futuro migliore, proprio ora che la loro normalità implode e ci mette a prova?

Sì! C’è il tempo, se lo interpretiamo assieme. Ne siamo capaci se lo vogliamo, possiamo riuscirci se lo scegliamo.

Di che si tratta? Ma delle nostre vite! Che altro sennò? Dei nostri mondi (interni innanzitutto) piccoli, importanti, interconnessi che possono cambiare in meglio se la smettiamo di credere che il grande mondo confuso possa volgere al bello all’improvviso. È una balla colossale e strumentale di chi vuole continuare a possederlo e peggiorarlo.

Quindi ricominciamo da noi che siamo anche gli altri, quelli volenterosi, disponibili, operosi, riflessivi (ahia!?) che si e ci dicono, ascoltiamo e veniamo ascoltati.

Cerchiamo: cerchiamoli, cerchiamoci con fiducia e pazienza.

Abbiamo grandi idee: in principio quella di esplorare le migliori potenzialità umane, che sono diversamente di tutte e tutti ma ancora largamente sconosciute, sottovalutate, nascoste, distratte o distorte.

Potenzialità psico-fisiche che possono darci magnifiche possibilità nella ricerca di inaugurare una felicità possibile, qui ed ora.

Bisogna studiare, imparare, cercare, teorizzare ma sopratutto bisogna operare umanamente, impegnarsi nella vita quotidiana con quei piccoli passi fondamentali verso gli altri e per noi stessi che possono fare la differenza.

Perciò bisogna sentirlo dentro il futuro, anzi assumere coscienza sentimentale e razionale del nostro avvenire.

Un nuovo possibile benefico comporsi delle soggettività individuali, relazionali, collettive, inizia dalla conoscenza e dalla sincerità, dall’attenzione e dalla disponibilità, dall’empatia e dalla simpatia. Dall’amicizia a tutto campo insomma, ma questa è addirittura l’anima della nostra campagna.

Ecco un sincero augurio per un Natale veramente nostro ed un anno veramente nuovo.

Victor Hugo diceva che di fronte alla notte c’è chi vede l’oscurità e chi invece scruta gli astri. Ecco, per noi la seconda: perché le stelle orientano il cammino.

Dario Renzi

Sara Morace