Più il sole prendeva il posto delle nuvole minacciose più il corteo si ingrandiva, e così circa 10.000 persone il 18 settembre scorso hanno sfilato a Firenze insieme alle operaie e agli operai della GKN con un forte senso di unione e determinazione. È stata una manifestazione nazionale completamente autorganizzata in cui spiccava la completa assenza di Cgil,Cisl e Uil, con la solaeccezione della Fiom della setssa GKN e di una piccola rappresentanza della Uil Commercio. L’aspetto più interessante di questa giornata di lotta è stata la possibilità di conoscere da vicino gli operai del collettivo di fabbrica della GKN con la loro vitalità e una convinzione notevole che trasmettevano ai tanti e alle tante presenti in solidaretà. Abbiamo dialogato con molti di loro, discutendo di come siano cambiate in meglio le loro relazioni, di quanto siano più solidali e uniti, e soprattutto di come molti di loro siano diventati amici: sono – parole di uno di loro – una famiglia che vuole offrire questa esperienza a tanti altri. Con loro erano presenti delegazioni della Whirpool , dell’Embraco di Torino , i lavoratori e le lavoratrici della Sammontana di Empoli e del Nuovo Pignone di Firenze, della Rimaflow di Milano e una folta presenza di immigrati della Texprint di Prato. Queste – e poche altre – presenze formavano il gruppo delle aziende in corteo che per il resto era costituto da gente comune visibilmente allegri e positiva. Un altro pezzo di corteo era composto poi da tutte le sigle della sinistra nostalgica, novecentesca e rabbiosa. Anche il sindacalismo di base ha partecipato – non così numeroso – con USB, Flmu-Cub, Sol Cobas e Confederazione Cobas e piccole delegazioni dei Cobas scuola, Sial Cobas e Sgb. Una manifestazione che può dare ancora più fiducia alla lotta di questi lavoratrici e lavoratori, ma al tempo stesso ci dice del bisogno rinnovato di estendere e rafforzare la solidarietà.
2021-09-19