Germania
L’AfD perde voti anche ad Est

Le recenti elezioni amministrative in Sassonia-Anhalt, ultimo test regionale prima delle elezioni generali di settembre, hanno visto un chiaro successo della CdU che con il 37,1% dei consensi guadagna il 7,1. Il partito conservatore di Angela Merkel, ormai ai suoi ultimi mesi di mandato, può così guardare con maggior fiducia alle chance del candidato a cancelliere Laschet di portare a compimento il ricambio alla guida del paese progettato e auspicato in prima persona dalla Kanzlerin.

La CdU porta via voti alla socialdemocrazia, che prende un’altra dura batosta e si attesta all’8,4% in un processo di erosione progressiva dei consensi che appare sempre più difficile da contrarrestare, e anche alla Linke, diretta discendente del partito della dittatura comunista al potere prima dell’ ’89, che scende all’11% perdendo un terzo dei propri voti. I verdi non vanno oltre il 5,9% (+0,7) e non è un buon segnale per la nuova leader e candidata alla cancelleria Annalena Baerbock che sta cercando con una certa spregiudicatezza di interpretare in chiave di spendibilità governativa l’onda più recentemente favorevole ai Grünen legata alla sensibilizzazione sui temi dell’ambiente.

Lo spostamento del voto verso il centro-destra moderato premia anche i liberali della FDP, che con il 6,4% superano la soglia del 4% e rientrano dopo dieci anni nel Landtag, e castiga soprattutto l’estrema destra dell’AfD che mantiene un 20,8% tutt’altro che rassicurante, ma perde il 3,5% dei propri voti e fallisce nel suo tanto sbandierato intento di dare una “spallata” da destra ai partiti tradizionali. Il tentativo spudorato di cavalcare l’onda complottista e negazionista sul Covid aveva già mostrato la corda nelle elezioni di marzo in Renania-Palatinato e in Baden-Württemberg, ma il risultato della Sassonia-Anhalt è più significativo perché si tratta di un Land della zona orientale dove i neonazisti in doppiopetto dell’AfD hanno un radicamento molto maggiore che nel resto del paese. Per quanto limitata al terreno elettorale e su base locale, si tratta comunque di una buona notizia per tutte le persone volenterose schierate in senso antifascista, solidale e antirazzista.