Siamo educatrici e educatori, insegnanti, caregivers. Ispirandoci alla Dichiarazione “Di alcune verità e libertà fondamentali”* ci sentiamo chiamate/i in causa perché ci dedichiamo ad accompagnare la crescita di bimbe/i e ragazze/i e proprio per ciò siamo intenzionati ad affermare l’umanità e a difenderla dagli attacchi in atto. Questo appello è rivolto a tutte/i coloro che credono nel valore dell’educare.
Vogliamo educarci ed educare all’umanità, riconoscendo che la nostra specie è unitaria, accomunata da caratteristiche uniche e affermative che riguardano la nostra interezza psicofisica. Conseguentemente insegniamo che le razze non esistono e che il razzismo – vecchio e nuovo – è un’invenzione infondata e terribile, come ci dimostrano le scienze biologiche. Vogliamo educare alla possibilità tutta umana di immedesimarsi, conoscersi, comprendersi, collaborare, perciò di scegliere di convivere pacificamente fra persone di diverse origini e aggregati con differenti culture di provenienza. Ci impegniamo ad insegnare che le culture sono importanti – poiché sono un tratto fondamentale di come si esprime collettivamente la natura umana – e che è giusto imparare a confrontarsi su di esse, senza censure. Infatti è importante conoscere e ricordare ciò che di buono o di negativo l’umanità ha vissuto per valutarlo, mentre erroneo e pericoloso è tentare di cancellare opere, autrici, autori o vicende storiche.
Siamo convinte e convinti che l’unitarietà di specie significhi differenziazione anzitutto in due generi, quello femminile e quello maschile e che questo riguardi tutto il nostro essere. Le donne generano la vita e per prime ne garantiscono la cura, da sempre e in ogni dove. Da circa cinquemila anni il patriarcato le opprime, ingabbiandole in ruoli funzionali al proseguimento di una cultura maschilista, anche attraverso stereotipi odiosi. Ciò è pienamente vigente in una scuola in cui tutto è declinato al maschile, dai manuali alle circolari. Vogliamo educare al riconoscimento e al rispetto del genere femminile contro ogni forma di maschilismo per creare un ambiente che favorisca la libertà di tutte e tutti. Vogliamo educare al riconoscere se stessi e al contempo le altre e gli altri, accompagnando bimbe e bimbi nei cambi che si susseguono dall’infanzia verso la presa di coscienza nell’adolescenza.
Crediamo che gli esseri umani non siano individui isolati, ma che invece siano protesi verso i propri simili sin dalla nascita, che vivano e crescano grazie ad altre (in primo luogo) ed altri, riteniamo che la relazionalità e gli aggregati collettivi giochino un ruolo fondamentale nel conformarsi dell’unicità di ciascun essere umano che allo stesso tempo è protagonista della propria crescita. Vogliamo contribuire alla scoperta di tale unicità, valorizzandola, favorendo esperienze sollecitanti di conoscenza e sperimentazione attraverso i sensi primari e le facoltà del mondo interno, la relazionalità diretta e benefica con coetanei e adulti rispettosi, il rapporto con la natura e le altre specie, salvaguardando bimbe/i e giovanissime/i dai gravi danni fisici, cognitivi e relazionali causati dalle tecnologie leggere. Vogliamo imparare e insegnare a esercitare un ascolto reciproco e attento, a favorire il miglior incontro tra persone che provano a crescere insieme, infrangendo pregiudizi ed etichette che ghettizzano e dividono.
Siamo convinte e convinti che l’umanità stia vivendo un attacco sistemico senza precedenti. Il disconoscimento di caratteristiche umane fondamentali e l’affermazione di falsità sulla natura umana stanno comportando seri disagi anche nell’infanzia e nell’adolescenza: problemi a identificarsi nella specie e nel proprio genere, confusione tra ciò e le scelte affettive che cominciano ad affacciarsi con la presa di coscienza, incapacità e difficoltà relazionali aggravate a dismisura dall’uso di tecnologie disumanizzanti dilagate anche con la dannosissima imposizione della Dad durante la pandemia.
Ciò ha contribuito a peggiorare il clima di violenza contro le donne, di discriminazioni legate al colore della pelle o alle scelte lesbiche, omosessuali e transessuali e di bullismo vigliacco nei confronti dei più deboli.
Al di là del ruolo istituzionale che abbiamo e/o delle materie che insegniamo vogliamo unirci in un approccio basato sull’educare all’umanità, quindi alla benefica scoperta di sé e degli altri, contro la disumanizzazione.
Con i più piccoli possiamo inventare giochi per riconoscersi simili e differenti tra bimbe e bimbi, tra persone di differenti età o provenienze, giochi per immedesimarsi gli uni con gli altri, per sollecitare l’accoglienza, la cooperazione, l’aiuto, la reciprocità; possiamo raccontare storie che parlano dell’umanità unitaria e differenziata che siamo. Lasciarli liberi di giocare a crearsi e ricrearsi come vogliono, accompagnandoli nell’espressione di sé tramite i giochi, l’abbigliamento e i movimenti del corpo, rifiutando qualsiasi stereotipo e/o tentativo di catalogazione prepotente da parte degli adulti.
Con i più grandi si può cominciare a spiegare le basi biologiche che ci accomunano umanamente, si può farli incuriosire delle diverse culture e storie, infrangendo ogni approccio eurocentrico e nazionalistico, si può sollecitare la loro riflessione sui drammatici esiti causati da chi ha sostenuto invece l’esistenza di esseri umani di serie A e di serie B. Potremo così sottolineare il carattere dirimente delle scelte in un senso o nell’altro, collocandoci agli antipodi di tutti i razzismi e anche delle menzogne razzialiste che, millantando un carattere presuntamente alternativo, rilanciano pericolosamente ancora una volta il concetto di razza. Possiamo far scoprire loro alcune pagine di storia misconosciute in cui le donne sono state protagoniste di un cambiamento profondo della vita di tutte/i. A partire dal ri-conoscimento di sé con le altre e gli altri, affermiamo la libertà di tutte e tutti, quindi anche delle/i giovani, di cercare una sentimentalità e una relazionalità più benefiche, potendo scoprire così nel modo migliore e più libero anche la propria sessualità.
Chiamiamo a confrontarsi, dialogare, unirsi per educare all’umanità contro la disumanizzazione
*Di alcune verità e libertà fondamentali, Dichiarazione della Direzione teorico metodologica della Corrente umanista socialista, pubblicata su La Comune 376, 377 e su questo sito
L’Appello è aperto alla sottoscrizione di quante/i lo condividono
Prime/i firmatarie/i
Elisabetta Bianchi (La Comune, IPSSA Bergese, Genova) – Chiara Raineri (La Comune) – Emy Benvenuti (La Comune, scuola dell’infanzia Santa Maria a Coverciano, Firenze) – Donatella Di Tosto (La Comune, IC Visconti, Roma) – Beatrice Valla (La
Comune, Cooperativa Aeris, Trezzo sull’Adda – MI) – Nino Sottosanti (La Comune, ITC Zappa di Saronno e ISIS Facchinetti
di Castellanza – VA) – Federico Gattolin (La Comune, IIS Balducci, Pontassieve – FI) – Mariella Agostino (Corrente umanista
socialista, IIS Balducci, Pontassieve – FI) – Jacopo Andreoni (La Comune, Coop. Soc. La Tenda, Firenze) – Lorella Baldeschi (La
Comune, scuola primaria Pezzani, Roma) – Lucia Bazzocchi (La Comune, liceo Monti, Cesena) – Monica Bianchi (La Comune,
scuola media IC Borzoli, Genova) – Maria Bicchielli (La Comune, scuola primaria IC Pieraccini, Firenze) – Elisabetta Buja (La
Comune, scuola primaria Toscanini, Torino) – Luciana Caporaso (La Comune, scuola dell’infanzia Baccini, IC Foscolo-Oberdan,
Napoli) – Cristina Del Lungo (La Comune, Firenze) – Francesca Di Napoli (SMS Galvaligi, Solbiate Arno – VA) – Micol Drago (La
Comune, Istituto Tenca, Milano) – Sergio Esposito (La Comune, scuola media Fava Gioia, Napoli) – Francesca Fabeni (Corrente
umanista socialista, Liceo Brunelleschi, Montemurlo – PO) – Gianpiero Faraci (La Comune, ISS Ugo Mursia di Carini Alberghiero, Palermo) – Luigi Federici (La Comune, IIS Gobetti-Volta, Bagno a Ripoli – FI) – Tiziana Frittita (La Comune, nido d’infanzia
Bigari, Bologna) – Valentina Miceli (La Comune, scuola primaria A. Sturiale Tavarnuzze – FI) – Federica Morese, (La Comune,
istituto magistrale Margherita di Savoia, Roma) – Francesca Riccio (La Comune, scuola dell’infanzia Panzini, Bologna) – Annalisa
Rossano (La Comune, IC Curioni Romagnano Sesia – NO) – Sara Rodríguez (Corrente umanista socialista, IIS Balducci, Pontassieve – FI) – Giorgio Salmon (La Comune, scuola media presso l’IC Bruno Munari, Milano) – Antonella Savio (Corrente umanista
socialista, IIS Balducci, Pontassieve – FI) – Barbara Spampinato (La Comune, liceo Mamiani, Roma) – Cristina Zaccagnini (La
Comune, scuola primaria Oltrera, IC Gandhi, Pontedera – PI)