È nato a Roma il comitato di solidarietà per un Iran libero

Jîna: vuol dire vita, in curdo, ed era anche il nome – disconosciuto dal governo di Teheran – con cui
amici e parenti chiamavano Mahsa. Abbiamo scelto di chiamare così il nostro comitato in
solidarietà con la rivolta in Iran, perché animati da un anelito di vita e libertà. Dopo alcune
assemblee – partecipate da persone di diverse generazioni, tra giovani studentesse e studenti e
protagonisti della rivoluzione del ’79 contro lo scià – abbiamo deciso assieme la nostra
piattaforma, una sintesi delle idee su cui ci vogliamo unire. Il percorso è appena iniziato, e sarà
fondamentale continuare a conoscersi per dargli forza, ma già sono diverse le proposte, per unirsi
non solo nelle piazze: coinvolgere non sono iraniani e italiani ma anche persone di altri luoghi
(come l’Afghanistan, dove tante donne hanno manifestato in solidarietà con le loro sorelle
iraniane) per una libertà che sia di tutte e tutti; suscitare uno schieramento nei giovani che vivono
qui facendo leva sul coraggio dei loro coetanei in Iran, preparando incontri nelle scuole; informare
su ciò che accade oltre la repressione, perché troppo spesso si parla solo della violenza e non delle
speranze di chi ormai da quasi due mesi lotta quotidianamente.


Jîna – Comitato di solidarietà per un Iran libero
Siamo persone di varie provenienze, alcuni parte di diverse associazioni e altri no, solidali con le
donne che in Iran manifestano al grido di “donna vita libertà” e con gli uomini che scendono in
piazza al loro fianco.
Siamo per la libertà delle donne e crediamo che il loro coraggio possa rappresentare un principio
di miglioramento per la vita di tutti in Iran.
Crediamo che ognuno debba essere libero di scegliere il proprio futuro. Siamo contro il regime
teocratico, per la separazione delle cariche politiche da quelle religiose.
Diamo vita a un comitato indipendente e autofinanziato per informare, far crescere la solidarietà,
conoscerci e unirci tra persone che hanno a cuore la libertà.