Sono passati solo 17 mesi dalla tragica alluvione del maggio 2023 e già Bologna e l’Emilia-Romagna si sono di nuovo sotto acqua e fango. A tutte le persone colpite va la nostra piena solidarietà. Ancora una volta le istituzioni – locali e nazionali – si giustificano parlando di un episodio eccezionale ed imprevedibile. Eppure la scienza ha avvertito da tempo che il cambiamento climatico porterà con sé il moltiplicarsi di eventi meteorologici estremi. Non è stata un’inevitabile catastrofe naturale quella dei giorni scorsi, ma il frutto avvelenato di una logica spietata che, in nome del profitto di pochi, continua a devastare il pianeta e a sfruttare le persone. Una logica basata su una voracità senza limiti: sempre più le emissioni di CO2, i consumi energetici e il cemento, ma soprattutto, sempre più guerre ed eserciti per difendere ed alimentare tutto questo. Una logica cieca: è semplicemente irrazionale pensare che produzione e consumi possano crescere all’infinito e senza conseguenze per un pianeta che ha dei limiti concreti di estensione e capacità di rigenerare le risorse sottratte. Per contro ancora una volta tante persone di diverse età si stanno attivando con solidarietà: chi spala, chi aiuta a svuotare una cantina, chi offre il proprio sostegno a chi è in difficoltà. La grande informazione però questa volta non gli dà particolare risalto: la retorica patinata con cui avevano esaltato gli “angeli del fango” ha già lasciato il posto a quella del ritorno alla normalità e della ripresa della produzione. Noi invece vogliamo dargli davvero valore e farne motivo di riflessione perché crediamo che la collaborazione, che si è attivata ancora una volta nel reagire all’emergenza, può diventare un germoglio di una possibile cultura benefica, saggia ed ecocompatibile di vivibilità. Non saranno i cosiddetti potenti ad offrire strade alternative: continuano con ostinazione a incrementare i pericoli per ogni forma vivente. Sta a noi educarci ai rischi affermando il meglio della nostra umanità: coltivando l’attenzione contro l’indifferenza, la solidarietà contro ogni discriminazione, la pacificazione contro tutte le logiche belliche e imparando a prenderci cura di un pianeta ferito dalla voracità di minoranze bieche e oppressive.
2024-10-23