Dalla Cina quattro punti per la pace in Ucraina

Il ministro degli Esteri Wang Yi ha presentato alle Nazioni Unite la proposta della Cina per la pace in Ucraina, articolata in quattro punti: ricercare il dialogo senza pre condizioni, lavorare per la de escalation, favorire gli interventi umanitari, cercare la stabilizzazione economica. Con queste linee guida l’ultimo impero si contraddistingue nella ricerca di una soluzione per il conflitto. In particolare, è significativa la proposta degli interventi umanitari con la quale Pechino accresce la propria credibilità agli occhi di tante popolazioni nel mondo, non solo di quelle colpite dagli effetti della guerra in Ucraina. Infatti, mentre le Nazioni Unite, la Nato e l’Unione europea si sono ingaggiate nella guerra inviando armi e promuovendo le sanzioni contro la Russia, la Cina può ribadire di essere stata “sempre dalla parte della pace” e di voler continuare a “svolgere un ruolo costruttivo”. Tra gli oppressori l’impero cinese si staglia come la potenza più coerente e in grado di offrire delle proposte verosimili per la pace in Ucraina anche perché ha rispettato l’approccio e i principi dichiarati fin dall’inizio dell’aggressione russa. E con questo profilo può accrescere il suo credito a livello internazionale.