La parrocchia di Vicofaro a Pistoia e il suo parroco Don Massimo Biancalani sono un esempio di solidarietà sul territorio della provincia toscana.
Da anni infatti lì vengono accolti profughi, immigrati e richiedenti asilo in nome di un’accoglienza umana. La recente scoperta di 2 casi di positività al Covid-19 fra gli oltre 150 ospiti della struttura ha permesso ai tanti nemici dell’impegno solidale di Don Biancalani di sferrare l’ennesimo attacco. Il sindaco di Pistoia, Tomasi, a capo di una giunta di destra, con l’accordo del prefetto, ne ha infatti disposto l’isolamento, di fatto rinchiudendovi dentro quasi duecento persone, con un vero e proprio cordone di polizia a circondarla. Così facendo sta impedendo qualsiasi accesso dall’esterno (molti ospiti, spaventati hanno preferito non rientrare nella struttura stessa) o dall’interno (a molti altri è impedito di andare al lavoro, mettendo così a rischio il fragile permesso di soggiorno che stanno faticosamente conquistando). Un atto razzista e prepotente, volutamente oltremodo repressivo (in casi analoghi per strutture di altro tipo non si è usata la stessa misura), che ha il fine ultimo di colpire un’esperienza quotidiana di vicinanza e umanità. A Don Massimo Biancalani, ai tanti volontari che collaborano con lui e agli immigrati, prime vittime del razzismo delle istituzioni pistoiesi, va tutta la nostra solidarietà.
14 ottobre 2020
La Comune – Pistoia