Comune umanità contro le guerre infinite

Le guerre infuriano nel pianeta e si alimentano l’una con l’altra. Il conflitto esplode nuovamente in Israele e in Palestina mietendo centinaia di vittime innocenti e ferendo migliaia di civili sia israeliani che palestinesi.

Hamas ha lanciato migliaia di missili contro i territori israeliani mentre i suoi miliziani hanno fatto incursioni in diverse località uccidendo persone innocenti e prendendo ostaggi, facendo scattare, come era prevedibile, la feroce reazione di Israele.

I due contendenti, pur nella sproporzione di forze per la netta superiorità militare di Israele, sono mossi dalla stessa logica bellica. Lo Stato sionista con le sue storiche responsabilità di aver usurpato e occupato le terre palestinesi, sostenuto dall’Occidente democratico; l’autocrazia di Hamas con la sua considerazione cinica della stessa popolazione palestinese come carne da macello sacrificabile per i propri interessi politici.

La gente di questa martoriata zona del mondo è stretta in una tenaglia mortale e non potrà ottenere nessuna pace duratura dagli Stati: dal ‘48 non si contano le risoluzioni dell’Onu rimaste lettera morta, per non parlare degli accordi che hanno regolarmente favorito gli insediamenti dei coloni sionisti.

Noi, da sempre schierati a fianco del popolo palestinese e per la sua autodeterminazione, siamo contro ogni terrorismo che è stato perpetrato da entrambe le parti nel tempo e contro l’ennesima escalation bellica che allontana qualunque possibilità di convivenza umana tra le popolazioni di diverse etnie e religioni e aggrava i motivi di odio reciproco.

Siamo dalla parte dei bimbi, delle donne, della gente comune tutta per difendere ed affermare la vita contro la barbarie della guerra.

L’escalation bellica costante è una minaccia per tutti, colpisce e peggiora la vita ed è espressione di come le classi dominanti conducono l’umanità in un vicolo cieco.

I potenti, i signori della guerra, in preda ad una logica sempre più irrazionale e disumana alimentano, dall’Ucraina all’Africa fino al Medio Oriente, conflitti che non finiscono mai e ne generano di nuovi.

La loro visione mortifera dell’umanità non si ferma ai fronti di guerra: semina nelle società odio, divisioni, violenza in primo luogo contro il genere femminile e l’infanzia.

Una pace duratura, anelata dalla maggioranza delle persone, non può venire dagli Stati perché la guerra è nel loro Dna, è il loro cuore nero. Un autentico processo di pacificazione radica nelle scelte umane che ciascuno può compiere assieme agli altri e può cominciare dallo sforzo costante per sviluppare una soggettività collettiva, pacifica e benefica.

Si può fin da ora ed è urgente scegliere di riconoscere la comune umanità e la sua differenziazione come ragione di salvezza e di ricchezza, sottraendosi all’odio razzista. Si può scegliere di coltivare la tolleranza, il rispetto e l’amicizia, sottraendosi all’estraneità e alla violenza. Si può essere protagonisti di un incontro e di una pacificazione umana ritrovando le tensioni più positive, sottraendosi quotidianamente alla guerra e alle sue logiche. Si può affermare il bene della vita contro la guerra, primo motore di ogni oppressione.

Segreteria de La Comune

8 ottobre 2023

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