Da oltre sei mesi Putin ha invaso l’Ucraina. È lui il primo responsabile di questa guerra, che non accenna a fermarsi e che ha già provocato migliaia di vittime, milioni di sfollati, numerosi crimini contro l’umanità.
D’altro canto, la Nato propugna una dinamica militarista che contribuisce ad aumentare i pericoli per le genti ucraine ed allontana eventuali trattative. Lo stesso Zelensky, facendo leva sul nazionalismo xenofobo di cui è portavoce, ha dichiarato che rifiuterà qualunque negoziato.
L’autocrate russo, gli Stati Uniti e quelli occidentali e i loro governi – incluso quello italiano – al momento non hanno intenzione di fermare il conflitto, con il rischio ormai sempre più concreto di un’escalation nucleare le cui conseguenze, ancora più di adesso, sarebbero disastrose per chi vive in Ucraina e per l’umanità tutta.
Siamo al fianco di tutti i popoli contro le guerre, per un immediato cessate il fuoco e per il ritiro delle truppe russe. Siamo solidali con le popolazioni ucraine e con chi in Russia lotta per la pace. Siamo per un’accoglienza incondizionata per gli immigrati e i profughi di tutte le guerre.
Siamo noi, gente comune, i primi protagonisti di pacificazione. Gli Stati tutti si fondano sulla guerra e non offrono alcuna prospettiva di pace seria e duratura. Sta a noi reagire e cambiare in meglio le nostre vite assieme, contrastando il bellicismo imperante e lottando ogni giorno per affermare logiche di bene e vivibilità.
Per questo aderiamo all’appello “Cessate il fuoco”, partecipiamo e invitiamo alla manifestazione davanti all’Ambasciata russa.
Venerdì 7 ottobre, ore 18
viale Castro Pretorio
(di fronte all’uscita della metro)
La Comune – Roma
Puoi scaricare il volantino qui: