Da giorni molti immigrati/e, soprattutto famiglie provenienti da Afganistan, Siria e Turchia, si trovano bloccati in condizioni disumane al confine tra Bielorussia e Polonia, sospinti da una parte dalla Bielorussia, che vuole sfruttare e strumentalizzare i profughi per propri scopi politico/economici, e dall’altra ricacciati dall’esercito polacco che ha schierato 15 mila soldati. Alcuni sono riusciti a passare ma purtroppo il bilancio delle vittime è grave. Negli ultimi giorni è stata accertata la morte di 10 persone a causa del freddo e delle condizioni drammatiche a cui sono sottoposti. Le vittime possono essere di più, ma non è dato saperlo in quanto l’accesso è stato interdetto alle organizzazioni umanitarie, ai volontari e agli operatori sanitari. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel,Leggi Tutto

Circa cinquecento persone si sono radunate a Riace, in Calabria, per una due giorni all’insegna della  solidarietà, dell’accoglienza e dell’antirazzismo. Gente proveniente da diverse parti d’Italia (anzitutto dalla Calabria, ma anche da Puglia, Campania, Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna ecc.), rappresentanti di associazioni, collettivi, gruppi impegnati o singoli volenterosi e schierati, artisti, intellettuali e giornalisti, sono accorsi nel piccolo borgo per dare solidarietà all’ex sindaco dell’accoglienza Mimmo Lucano, condannato a più di 13 anni di carcere per aver cercato di offrire rifugio e ospitalità agli immigrati provenienti da diverse parti del mondo. Significativa la voglia di confrontarsi, di conoscersi e conoscere le diverse esperienze di impegno (non a caso il giornale La Comune, tra i pochi periodici presenti all’iniziativa, è statoLeggi Tutto

Donne, uomini e bambini vivono in Afghanistan una nuova tragedia frutto della guerra e del terrorismo di cui sono tutti responsabili: i talebani, ora tornati al potere, i governi occidentali guidati dagli Usa che con la guerra hanno occupato il paese per 20 anni, nonché Al Quaeda e l’Isis-K. Siamo solidali con le persone coraggiose – soprattutto donne – che danno segni di reazione al nuovo potere talebano e con chi cerca di fuggire da un paese distrutto alla ricerca di una vita migliore. I governi occidentali – responsabili di una guerra devastante contro la gente afghana – vogliono vergognosamente accogliere solo i presunti “collaboratori” e cercano di fare accordi con i governi limitrofi per bloccare chi cerca di scappare, aggiungendosiLeggi Tutto

Mercoledì 20 Ottobre le studentesse e gli studenti del liceo artistico di Roma Ripetta hanno occupato il liceo per disagi scolastici accentuati dalla presenza di una preside indisponibile al dialogo. Il giorno seguente la preside stessa ha chiamato la polizia per sgomberare gli occupanti e impedire agli studenti avanti scuola di entrare nell’edificio. Nel clima di tensione creatosi, ci sono stati scontri tra studenti e polizia.Ancor più grave è che un poliziotto, approfittandosi della situazione e usando viscidamente come scusa la volontà di proteggere, si è permesso di allungare le mani, molestare e palpeggiare una ragazza del liceo che stava facendo cordone per la salvaguardia di tutti. Quanto avvenuto mostra come la polizia, il braccio armato dello Stato, abusa del suoLeggi Tutto

Che giustizia è questa? Mafiosi assolti (vedi trattativa stato-mafia) e innocenti condannati. L’assessore leghista che gira armato e uccide un immigrato è tuttora libero, mentre Mimmo Lucano, che ha speso la sua vita per l’accoglienza, la solidarietà e l’impegno contro il razzismo, viene condannato a 13 anni. Gli vengono contestati il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina oltre a peculato e l’appropriazione indebita di fondi. Questa è la giustizia dello Stato: far morire in mare migliaia di esseri umani per difendere le proprie frontiere e infangare chi li accoglie. Aveva cominciato il ministro di sinistra Minniti ad attaccare il sindaco di Riace, ha continuato il truce Salvini togliendo fondi ai programmi di accoglienza e incitando la sua giustizia ad agire. L’opera si conclude oggiLeggi Tutto

Sono passati quasi due mesi dall’omicidio di Youns El Boussettaoui, il 39enne di origine marocchina ucciso in piazza Meardi a Voghera la sera del 20 luglio con un colpo di pistola dall’assessore leghista di Voghera Massimo Adriatici, e sulla vicenda continuano a emergere dettagli inquietanti. L’indagine giudiziaria ha già portato ad alcune conferme e svelato nuovi scenari. È ormai accertato che l’assessore comunale alla Sicurezza, ex poliziotto con la vocazione da “sceriffo”, eletto nella Lega di Salvini con 115 preferenze e ora ai domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa, girasse per la città armato, con una pistola sempre carica, per “controllare di persona strade e piazze”. Nel mirino dell’assessore, subito dopo il suo insediamento in giunta, erano finitiLeggi Tutto

La prematura scomparsa di Gino Strada coincide con le notizie drammatiche che giungono dall’Afghanistan. Caduta Herat, l’avanzata dei talebani spinge alla fuga disperata decine di migliaia di persone, soprattutto donne e bambine, che temono, a ragione, le violenze su di loro. Il dramma in corso in Afghanistan, dove si sono succedute per oltre 20 anni coalizioni belliche internazionali, ci porta a ripensare alla figura di questo medico in prima linea e a riflettere sull’ossimoro e l’ipocrisia della “guerra umanitaria”, anche da lui denunciata. Con il fondatore di Emergency condividiamo le riflessioni e la denuncia delle logiche belliche, dei signori della guerra e delle responsabilità degli Stati, compreso quello italiano e i governi di destra e di sinistra che si sono succedutiLeggi Tutto

La reazione determinata dei lavoratori e delle lavoratrici GKN al licenziamento brutale della multinazionale Melrose – che produce per il gruppo Fiat – ha grande valore: la dignità ed il coraggio che da subito hanno espresso, anche grazie al Collettivo di Fabbrica, stanno inizialmente facendo crescere la solidarietà tra lavoratori/trici di altre aziende e in ambiti della gente comune. Esprimiamo il nostro pieno sostegno alla reazione e alle iniziative di lotta per la revoca totale dei licenziamenti (oltre 500 persone comprendendo le ditte d’appalto) e condividiamo con chi lavora alla Gkn la consapevolezza che non si tratta solo di una lotta locale, ma può essere un esempio di reazione a livello nazionale contro l’arroganza padronale ed il governo Draghi, che conLeggi Tutto

Il presidio antirazzista del 9 luglio contro le stragi in mare e per l’accoglienza – promosso da La Comune, Associazione Bangladesh, Associazione Amalipe Romano, Iran Protests Italia, Comunità dell’Isolotto, Sinistra Progetto Comune, Movimento di lotta per la casa, Confederazione Cobas, CUB, Società della Cura – esprime piena solidarietà ai lavoratori/trici della GKN brutalmente licenziati. Denunciamo questa decisione criminale del padronato – frutto concreto della politica del governo Draghi che ha deciso lo sblocco dei licenziamenti – ed esprimiamo il nostro pieno sostegno alle iniziative di lotta dei lavoratori/trici GKN.Leggi Tutto

Come a Firenze, con la Comune e l’A3F nei prossimi giorni saremo anche a Roma, Napoli, Palermo e Genova per dire basta stragi in mare e rompere il silenzio complice degli stati criminali. Invitiamo tutti a partecipare e a promuovere le iniziative Ancora morti nel Mediterraneo: 43 persone al largo della Tunisia, 16 donne e bambini davanti alle coste di Lampedusa e tanti altri di cui non sappiamo. Esseri umani che cercano una vita migliore muoiono alle frontiere a causa delle politiche criminali del governo italiano, dei governi europei e dei loro alleati. È necessario alzare la voce di fronte a tanta disumanità, unirci in un impegno quotidiano per l’accoglienza e la solidarietà, fronteggiando il razzismo diffuso anche tra tante personeLeggi Tutto