20 maggio 2022 sciopero generale del sindacalismo di base contro la guerra Scarica il pdf Per difendere la vita contro le guerre su cui si basano tutti gli Stati che colpiscono e minacciano la gente comune. Contro le logiche di guerra che sanciscono un’idea e pratica della vita e del lavoro basata sullo scontro, il conflitto, la violenza, il dominio e la ricerca insaziabile del profitto. A fianco della popolazione ucraina e di chi in Russia manifesta per la pace contro il massacratore Putin responsabile dell’invasione, contro la Nato e le sue logiche guerrafondaie ed espansioniste e il bellicismo nazionalista di Zelensky. Per la pacificazione, una lotta quotidiana ideale, umana e pratica da svolgere assieme, affermando fiducia, vicinanza, solidarietà, attenzione eLeggi Tutto

Secondo il “Centro di ricerca sul razzismo e la discriminazione” il 90% della popolazione tedesca ritiene che ci sia razzismo in Germania, il 60% che sia un fatto quotidiano e il 65% che sia anche all’interno delle istituzioni. Poco meno di metà degli intervistati dichiara di aver assistito a episodi di razzismo, più di un quinto di esserne stato vittima di persona. Circa metà dice di credere all’”esistenza delle razze”, un terzo a  “differenze di grado per cui, per natura, alcuni sono più laboriosi di altri”, mentre un quarto ritiene legittima “l’idea della disuguaglianza fra i gruppi sociali”. Pur considerando il valore relativo da attribuire a tali ricerche, si tratta di dati senz’altro inquietanti ma per nulla “sorprendenti” o “scioccanti” comeLeggi Tutto

In tempi di guerra cambia la percezione della realtà. D’improvviso tutto ci sembra effimero, sfuggente, in forse. La quotidianità e il futuro ci appaiono fragili, il ricordo del passato si stinge, gli amori e le amicizie sono ancora più preziosi eppure in pericolo, quei semplici gesti routinari diventano quasi incongrui, il prossimo si allontana ancor di più, la vita stessa non è mai stata tanto importante eppure insondabile. È lo sguardo interno che si appanna, non riusciamo a metterlo a fuoco. È l’infausta coscienza di un potere di morte che ci sovrasta, mostruoso, freddo, irrefrenabile e inconcepibile. Allora possiamo cercare di sfuggire, di non pensarci, di convincerci che tutto sommato la tragedia in atto non ci riguarda, di metterci al riparoLeggi Tutto

Il Primo maggio con La Comune si sono ritrovate in piazza tante persone, associazioni, gruppi, comunità degli immigrati, collettivi femministi, associazioni per l’accoglienza e il salvataggio in mare, uniti nell’impegno per la pace e la pacificazione contro la guerra in corso in Ucraina e contro tutte le guerre che affliggono l’umanità: A Torino con Our Voice A Genova con Partito della Rifondazione Comunista GE, Associazione antirazzista e interetnica 3 Febbraio Genova, Partito Comunista dei Lavoratori GE, Ora di Silenzio per la Pace, Associazione del Mali, Circolo ARCI Barabini di Trasta, Comitato FIRPO, Tendenza marxista leninista A Milano con Le Veglie contro le morti in Mare Milano, Odissea ( giornale di cultura, dibattito e riflessione ), Un Ponte per… Comitato di Milano -Monza,Leggi Tutto

Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: i mondiali in Qatar sono una schifezza e vanno boicottati. E gli azzurri del calcio ci hanno ascoltato. Sarebbe stato vergognoso pensare di giocare in campi letteralmente intrisi del sangue di migliaia di lavoratori – per lo più immigrati dal subcontinente indiano o dall’Africa sub-sahariana – morti durante la costruzione degli stadi, stroncati da condizioni di lavoro disumane fra caldo desertico e turni massacranti. Sarebbe stato altrettanto disdicevole scegliere di partecipare a un torneo corrotto fin dal principio, visto che l’assegnazione di questo mondiale è frutto di mazzette e regalie distribuite con interessata cortesia dagli emiri del paese. E allora gli italici eroi del pallone, come presi da un improvviso (e involontario) senso moraleLeggi Tutto

Dopo circa due settimane dall’apertura del “Laboratoria ecologista Berta Caceres” le forze dell’ordine hanno compiuto l’ennesimo sopruso sgomberando i locali che gli attivisti avevano simbolicamente restituito alla città dopo anni di abbandono. Si stavano impegnando in questi giorni contro la guerra “Per la vita della popolazione ucraina vittima dell’invasione russa”, “per la vita di qualsiasi persona in fuga dalle tante guerre in atto”. Evidentemente le posizioni radicalmente pacifiste hanno motivato i vertici politici della Regione Lazio e si sono combinate con ragioni di bassa speculazione immobiliare da parte della stessa Amministrazione Regionale nell’accelerare la scelta di questa azione repressiva. Questo atto di protervia  era  già stato esplicitamente sollecitato da vari esponenti politici notoriamente favorevoli alle scelte interventiste del governo Draghi. ComeLeggi Tutto

Umanamente colpite dal dramma della guerra, le persone più sensibili e volenterose sentono l’esigenza di reagire. Ma c’è bisogno di punti di riferimento e quindi che la parte più sana e migliore della sinistra si unisca nella lotta per la pace. Oltre al bombardamento degli ordigni assistiamo a quello cinico delle immagini, menzogne e falsificazioni della propaganda bellica spacciata per informazione. L’ossessiva grancassa mediatica guerrafondaia disorienta le persone, le narcotizza e alimenta l’indifferenza. Perciò incontrarsi e lottare insieme per la pace e la pacificazione, al fianco dei popoli contro Putin e la Nato è ancor più urgente e vitale. Fin dall’inizio dell’offensiva bellica abbiamo ricercato l’interlocuzione con la gente comune e con molte forze attorno ad un appello per unirsi controLeggi Tutto

L’associazione “3 Febbraio” vuole esprimere solidarietà e vicinanza ai minorenni immigrati e alle/agli operatrici/tori che nella notte fra il 21 e il 22 febbraio hanno subito un violento e vile attacco da parte di un gruppo di persone incappucciate. Queste, armate di bastoni e sassi, hanno preso d’assalto l’ex ostello della gioventù di GenovaOregina, struttura che sta ospitando da qualche settimana i minori.Le vittime sono parte di quei minori non accompagnati la cui situazione era stata denunciata dall’associazione “Defence for Children”, in quanto abbandonati in hotel fatiscenti del Centro storico chiusi durante il giorno, obbligando i giovani a trascorrere molte ore per la strada, abbandonati a se stessi.Vogliamo unirci nel denunciare le tante forme di (dis)accoglienza che le istituzioni del territorioLeggi Tutto

Nei giorni scorsi una protesta ha animato le studentesse e gli studenti del liceo romano Righi.   La reazione è nata dopo che una loro compagna ha ricevuto degli insulti da parte di una professoressa per la sua maglietta alzata sulla pancia. In particolare la donna le ha dato, indirettamente, della prostituta.   Importante la solidarietà che la studentessa ha ricevuto dalle compagne e compagni di scuola. In occasioni come queste ci possiamo rendere conto di quanto sia importante schierarci assieme contro il maschilismo ed il patriarcato intrinseco nella società e nelle istituzioni, non a caso la preside è più attenta a mantenere una buona immagine piuttosto che denunciare duramente l’accaduto.   Solidarizziamo con la ragazza, e sosteniamo la protesta, perché non rimangano silentiLeggi Tutto

Dopo Lorenzo Parelli, morto a 18 anni, un altro giovane, Giuseppe Lenoci, di 16 anni, è rimasto ucciso durante uno stage formativo. Questi percorsi di formazione professionale così come l’alternanza scuola-lavoro sono una pratica utile solo alle aziende che ottengono manodopera gratis da usare senza ritegno e senza criteri di sicurezza. Cosa vogliono insegnare politicanti ed impresari ai giovani con questi stage obbligatori? Solo a farsi sfruttare e ad accettare di poter persino morire pur di lavorare. Per conquistarci davvero un futuro migliore abbiamo bisogno di unirci, tra giovani e tra persone volenterose, studenti e insegnanti insieme. Possiamo combattere le loro logiche di oppressione, competizione, sfruttamento. Possiamo liberare la formazione dai loro ricatti e dai loro sporchi fini. Possiamo educarci allaLeggi Tutto