VIVA LO SCIOPERO GENERALEUNITI E SOLIDALI CONTRO IL GOVERNO io con te e tutti insieme scioperiamo per:Unirci tra lavoratrici e lavoratori, immigrati, disoccupati, studenti e pensionati, sottraendoci all’indifferenza, alla rassegnazione, alla frustrazioneDifendere ed affermare diritti e dignità. Far crescere solidarietà nei confronti degli ultimi Porre fine alla precarietà, all’incertezza, allo sfruttamento giunto a livelli inaccettabili, a salari e condizioni di lavoro ignobili, a ricatti e costrizioniDifendere le libertà di espressione e manifestazione senza condizione contro il DDL sicurezzaDire No alle decine di miliardi di euro spese per armi, guerre e deportazioni di immigrati in AlbaniaDire la verità sui miliardi che la manovra finanziaria toglie a sanità, scuola, trasporti e servizi sociali, impoverendo la gente comune e arricchendo padroni, banche, assicurazioni eLeggi Tutto

Le dimissioni immediate del ministro sarebbero dovute, e ci vorrebbe un’opposizione a chiederle. Lo sdegno diffuso tra le brave persone ha avuto le parole di Elena Cecchettin quando per rispondere alle dichiarazioni di Valditara ha ricordato che a uccidere sua sorella è stato un cosiddetto “bravo ragazzo” italiano. Il merito del ministro dell’omonimo dicastero è dimostrare una certa pervicacia nella propria azione negazionista e mistificatrice, ci è toccato in altre occasioni ascoltarlo su ricostruzioni fantasiose di alcune pagine storiche, ma in questi giorni si è superato cimentandosi sull’attualità: ha negato l’esistenza del patriarcato e snocciolato una delle affermazioni razziste più odiose quanto false, e cioè che la responsabilità delle violenze sulle donne sarebbe degli immigrati clandestini. Alle contestazioni puntuali con datiLeggi Tutto

“Volevo solo essere libero” Queste sono le prime parole, semplici e vitali, di un ragazzo bengalese che in questi giorni è passato dal rischio di morte in mare, al salvataggio, alla deportazione nei CPR costruiti in Albania dal governo italiano. Insieme ad altre 12 persone è stato liberato grazie all’ordinanza del tribunale di Roma che si è attenuto alla sentenza della Corte di Giustizia UE la quale stabilisce che un Paese non può essere ritenuto sicuro solo in parte e solo per una categoria di persone. Nel caso specifico sia il Bangladesh che l’Egitto, paesi di provenienza dei deportati, non sono stati ritenuti paesi sicuri. Nel suo disumano e prepotente incedere, il governo italiano di cui un Ministro è inquisito aLeggi Tutto

A fianco delle popolazioni del Libano. A fianco del popolo palestinese e di quello ebraico contro Netanyahu e Hamas. Per il cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano. Per la pacificazione e la libertà di tutte le popolazioni del Medio Oriente. Lo Stato di Israele ha intensificato i bombardamenti contro il Libano aprendo un secondo fronte dopo la guerra che Netanyahu e il suo governo di ultradestra razzista, fondamentalista e islamofobo sta conducendo contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. La furia genocida di Israele seguita all’attacco terrorista e antisemita di Hamas del 7 ottobre investe oggi anche il Libano. Le operazioni belliche e terroriste di Israele non hanno colpito solo i capi e iLeggi Tutto

Il decreto sicurezza varato dal governo Meloni è un gravissimo attacco alle libertà. In sintesi questi sono i principali provvedimenti: I blocchi stradali, le proteste nei Cpr sono considerati reato penale con condanne fino a 2 anni. Sono previsti 15 anni di carcere per chi fa “resistenza attiva” e 4 per il reato di “resistenza passiva”. Addirittura la “propaganda” delle lotte può essere considerata reato da punire con 6 anni di reclusione.  Si prevedono anche 7 anni di carcere per chi occupa case e chi solidarizza. Si dà facoltà alle forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori del servizio. Addirittura si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno l’uso del cellulare perché si vincola l’acquisto della simLeggi Tutto

In Palestina, Ucraina, Sudan e tanti altri luoghi dimenticati dall’informazione dominante dilagano guerre alimentate dagli Stati, il terrorismo e le violenze. Ci schieriamo solidali al fianco delle popolazioni contro tutti i signori della guerra. Siamo con il popolo palestinese e gli oppositori ebrei contro Netanyahu e contro Hamas. Lottiamo  contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. In ragione della comune umanità accogliamo i nostri fratelli e sorelle immigrate che fuggono dalle guerre, dal terrorismo, dalla miseria e dalla conseguenze dei cambiamenti climatici. Sviluppiamo il protagonismo diretto e quotidiano: la pacificazione dipende da noi. Marcia della pace, 21 settembre ore 15 a Santa Maria degli Angeli (Assisi) La Comune scarica qua il volantinoLeggi Tutto

Il paese di Victor Hugo, Jean Jaurès, di Camus ha reagito alla minaccia crescente della destra di Marine Le Pen: sondaggi e giornalisti la davano come sicura trionfatrice alle elezioni politiche generali, invece è stata sconfitta. Dalle urne esce comunque una situazione confusa, di difficile governabilità: non ci sono illusioni da farsi sul nuovo Fronte popolare, il disastro di Macron è noto a tutti, malgrado la sconfitta la destra rimane una minaccia. L’aspetto più importante però riguarda il segnale di reattività e speranza che hanno espresso in tante e tanti lavoratori, giovani, immigrati, mobilitandosi elettoralmente contro il pericolo di destra. Ora più che mai sarà fondamentale l’iniziativa diretta di mobilitazione e autorganizzazione per una migliore giustizia lavorativa e sociale, per laLeggi Tutto

Il 18 giugno, dopo la manifestazione indetta dalle opposizioni contro il governo, due giovani universitari – attivi con la Rete degli studenti medi e con Sinistra universitaria – sono stati violentemente aggrediti in strada da militanti di Casapound, che li hanno seguiti mentre rientravano a casa.Nel contesto attuale, settori di destra esplicitamente inneggianti al fascismo e non, si sentono legittimati anche dall’operato di un governo reazionario e da una società di indifferenti.Ai due studenti va tutta la nostra solidarietà. Per contrastare lo squadrismo fascista e il governo liberticida c’è bisogno di unirsi, tra tutte le persone e i gruppi – antifascisti, pacifisti, antirazzisti, di sinistra – in difesa dei diritti elementari e della libertà di tutte e tutti. 20 giugno 2024Leggi Tutto

In questi tempi di guerre e violenza, in questo presente così incerto e difficile, ognuno di noi può fare la differenza se impariamo assieme ad essere persone migliori. Pensiamo che la pace possa nascere dalle persone comuni, non dagli Stati che ciechi alimentano la spirale bellica e terroristica. Stiamo costruendo un progetto di riscatto e miglioramento umano fuori dal loro mondo in rovina e dalla macchinazione imperante, vogliamo unirci con chi ha a cuore l’umanità. Per questo da sempre siamo indipendenti nelle nostre idee e nella nostra materialità. Per questo oggi ti chiediamo di sostenerci, come puoi e come scegli. SOLDI CHE HANNO VALORE. Perché vogliamo dare valore alla vita e combattere ogni logica di guerra e ogni razzismo. Perché èLeggi Tutto

Unirsi nella ricerca di pacificazione è prioritario adesso e ha bisogno dell’impegno da parte di ciascuno: anche nelle università dove tantissime/i giovani sono per la pace. È necessario incontrarsi, chiedersi come e che strade trovare per essere migliori assieme contro tutte le guerre, a fianco della libera e piena autodeterminazione dei popoli. A maggior ragione ora, quando il livello bellico cresce e si espande, è fondamentale sottrarsi alle logiche e alle pratiche del conflitto alimentate da Stati oppressivi e organizzazioni terroristiche. Invece nelle università si aggirano gruppi come CambiareRotta & co. che difendono Hamas soprassedendo agli stupri, alle torture, agli omicidi verso donne e bimbi ebrei. Chiedono alle università di non arruolarsi e loro sono i primi a plaudere al massacroLeggi Tutto