La parrocchia di Vicofaro a Pistoia e il suo parroco Don Massimo Biancalani sono un esempio di solidarietà sul territorio della provincia toscana. Da anni infatti lì vengono accolti profughi, immigrati e richiedenti asilo in nome di un’accoglienza umana. La recente scoperta di 2 casi di positività al Covid-19 fra gli oltre 150 ospiti della struttura ha permesso ai tanti nemici dell’impegno solidale di Don Biancalani di sferrare l’ennesimo attacco. Il sindaco di Pistoia, Tomasi, a capo di una giunta di destra, con l’accordo del prefetto, ne ha infatti disposto l’isolamento, di fatto rinchiudendovi dentro quasi duecento persone, con un vero e proprio cordone di polizia a circondarla. Così facendo sta impedendo qualsiasi accesso dall’esterno (molti ospiti, spaventati hanno preferito nonLeggi Tutto

Con una nota pubblicata 3 giorni fa l’Inps ha precisato che la quarantena domiciliare imposta da autorità che non siano quelle sanitarie, non è in nessun modo assimilabile alla malattia e quindi non prevede nessuna indennità. Tradotto dal burocratese significa che in caso di isolamento fiduciario – cioè quello che si attua volontariamente in via precauzionale se si ha il sospetto di essere entrati in contatto con una persona contagiata – o peggio nell’eventualità di una nuova chiusura, totale o parziale voluta da governo, regioni, comuni, ministeri o altre istituzioni, non è possibile per i lavoratori e le lavoratrici “mettersi in malattia”. Viceversa se, e solo se, è un medico a imporre la quarantena allora si ha diritto all’indennità di malattiaLeggi Tutto

Uno sparuto manipolo di pericolosi pagliacci, sparpagliati per il centro di Roma. La cronaca delle manifestazioni negazioniste di sabato 10 settembre potrebbe anche ridursi solo a questo, ma c’è di più. Ci sono il legame rossobruno di settori stalinisti o anticapitalisti con Forza Nuova e altro fascistume, il becero tentativo di aggredire i giornalisti presenti, la menzogna internettiana eletta orwellianamente a nuova verità rivelata. Ma soprattutto c’è l’irresponsabilità individuale e sociale ostentata, scelta e praticata. Di fronte ad una pandemia che non si arresta, che colpisce tragicamente in tutto il mondo, di fronte soprattutto all’impennata dei contagi in questo paese, al rischio di una nuova chiusura, ai pericoli di una malattia che ha già provocato migliaia di vittime, questi figuri pensano,Leggi Tutto

Tra le multinazionali e imprese farmaceutiche c’è una frenetica concorrenza per mettere a punto un vaccino per il Covid-19. Per loro è un business di enormi proporzioni. Per noi c’è la speranza che arrivi il prima possibile, visto che la pandemia è in pieno sviluppo su scala mondiale e ha già raggiunto – secondo le stime ufficiali – oltre 9 milioni di contagi e quasi mezzo milione di vittime. C’è una competizione accanita anche tra gli stati, soprattutto i più ricchi: per stringere accordi con le imprese più accreditate e garantirsi per primi – ciascuno per sé, naturalmente – le dosi di vaccino sufficienti. L’”America first” trumpiana vale un po’ per tutti, insomma. La pandemia – così come il riscaldamento climaticoLeggi Tutto

Il 27 giugno del 1980 precipitava a Ustica il Dc 9 Itavia da Bologna a Palermo. Il tragico bilancio fu di 81 morti, tra cui 13 bambini. Da subito cominciò l’opera di depistaggio statale, tra menzogne e decessi in “strani” incidenti di testimoni scomodi. Come causa della tragedia da subito si cercò di sostenere la tesi del cedimento strutturale o della bomba a bordo. Tesi smentita dalle perizie e ora accertata anche nelle aule dei tribunali: il DC9 fu abbattuto da un missile. La verità è che quel giorno nei cieli italiani ci fu uno scontro bellico. Sotto il Dc 9, per nascondersi ai radar, volava un Mig23 libico. Ma in volo c’erano anche dei caccia della Nato, molto probabilmente francesiLeggi Tutto

Come insegnanti, educatori e educatrici, lavoratori e lavoratrici nella scuola de La Comune abbiamo avvertito il bisogno di reagire alla disumanizzazione provocata dalla cosiddetta “didattica” a distanza, abbiamo redatto questo testo proponendoci di farlo conoscere e sottorscrivere a quante/i, tra le persone che lavorano nella scuola, lo condividono. Viviamo ormai da settimane la situazione eccezionale e drammatica dovuta all’epidemia del coronavirus: le lezioni sono sospese da molte settimane, noi e le/i nostre/i studentesse e studenti, grandi e piccine/i, siamo chiuse/i nelle nostre case. Il Miur, dopo un balletto di mini-proroghe e circolari, ha emesso l’8 aprile un decreto che presenta molti e seri problemi di legittimità. I poteri speciali conferiti al Ministro della Istruzione vengono impiegati per violare il contratto diLeggi Tutto