Il ministro degli Esteri Wang Yi ha presentato alle Nazioni Unite la proposta della Cina per la pace in Ucraina, articolata in quattro punti: ricercare il dialogo senza pre condizioni, lavorare per la de escalation, favorire gli interventi umanitari, cercare la stabilizzazione economica. Con queste linee guida l’ultimo impero si contraddistingue nella ricerca di una soluzione per il conflitto. In particolare, è significativa la proposta degli interventi umanitari con la quale Pechino accresce la propria credibilità agli occhi di tante popolazioni nel mondo, non solo di quelle colpite dagli effetti della guerra in Ucraina. Infatti, mentre le Nazioni Unite, la Nato e l’Unione europea si sono ingaggiate nella guerra inviando armi e promuovendo le sanzioni contro la Russia, la Cina puòLeggi Tutto

Da quattro giorni l’Iran è scosso da moltitudinarie mobilitazioni. Sono soprattutto ragazze e ragazzi, ariversarsi nelle piazze di città: sulle loro bocche il nome di Mahsa amini, giovane di origine kurda, morta a 22anni dopo essere stata arrestata a Teheran il 13 settembre dalla polizia morale per una ciocca di capellifuori dal velo. È la prima volta che donne e uomini si ritrovano insieme a dare vita a manifestazioni di taleportata contro il velo obbligatorio e la brutalità della repressione patriarcale e teocratica verso il generefemminile. Ci sono studentesse che bruciano il velo mentre gli studenti fanno loro da scudo, alcune sitagliano i capelli in segno di protesta. Risuonano gli slogan: “Donna, vita e libertà”, “Noi tutti siamo Mahsa,lottiamo assieme!”, “NonLeggi Tutto

Mentre il dramma di Melilla si svela in tutto il suo orrore, comincia a Madrid ilvertice della NATO. La coincidenza non è casuale: si tratta di due espressioni dellelogiche di guerra che in questi tempi gravano sulla condizione umana.Le informazioni gettano nuova luce sui fatti. Per primi hanno sofferto l’aggressionedella polizia marocchina quei giovani, in maggioranza sudanesi, che vivevano (inalcuni casi da anni) sui monti nei pressi di Nador, località marocchina vicina aMelilla, cui sono state distrutte tende e suppellettili. Quando poi 1.700 di loro,esasperati dalla situazione, hanno deciso di provare ad attraversare la frontiera, larepressione crudele e assassina ha provocato 23 morti – secondo la versione delMarocco – che salgono a 37 secondo alcune associazioni locali. Alla fine solo inLeggi Tutto

Siamo addolorati per la scomparsa di Amedeo Ricucci e esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle persone che gli erano più vicine. Amedeo è stato un coraggioso giornalista che stava sul campo, documentando e informando sui più importanti conflitti: Algeria, Kosovo, Afghanistan, Iraq e altri. Era insieme ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin quando in Somalia furono uccisi e vicino a Raffaele Ciriello, il fotografo ucciso a Ramallah. Ha collaborato ad iniziative del Comitato in solidarietà con la rivoluzione siriana di cui eravamo parte con altre realtà. Per informare non esitava a rischiare la sua stessa vita ed ha testimoniato i massacri compiuti da Assad in Siria. E si è impegnato nella denuncia del trattamento degli Stati nei confronti degli immigrati. InLeggi Tutto

L’accordo firmato dai governi turco, svedese e finlandese sotto l’alto patrocinio di Washington e di tutti i suoi alleati europei è un’infamia: esso preannuncia nuove guerre e tratta come una merce il popolo curdo, cioè circa 25 milioni di persone. L’accordo sblocca il veto turco all’ingresso nella NATO di Svezia e Finlandia; in altre parole, contribuisce a rafforzare l’alleanza militare più bellicosa al mondo – non l’unica ma certamente la più potente – responsabile sin dalla sua fondazione di guerre combattute e minacciate. Per ottenere questo risultato – pericoloso per tutte le persone comuni, anche per coloro che vivono in Svezia e Finlandia, non più paesi neutrali ma ormai prima linea – sono state accolte tutte le richieste avanzate dal presidenteLeggi Tutto

A Melilla, venerdì 24 giugno, di fronte a migliaia di persone che tentano di superare le reti metalliche per entrare nell’enclave spagnola e chiedere asilo in Europa, la polizia marocchina e quella spagnola rispondono con una violenza inaudita. Le loro cariche e il lancio di lacrimogeni scatenano il terrore. Nella calca muoiono18 persone, altri sono feriti gravi. Secondo alcune ONG locali i morti sarebbero 37. Per terra e per mare il diritto a circolare liberamente si scontra con la violenza degli stati che difendono le loro frontiere a tutti i costi. Ci sono tante guerre nel mondo e diversi sono i loro volti: dalle bombe allo sfruttamento, dalla fame al razzismo. A tutto ciò si aggiunge quella contro esseri umani cheLeggi Tutto

Lo sciopero della fame dei diretti interessati e le manifestazioni di solidarietà hanno per il momento sventato un efferato crimine di Stato: ieri sera, all’ultimo istante, è stata sospesa la deportazione di un primo gruppo di profughi dalla Gran Bretagna verso il Rwanda. Deportazione, traffico di esseri umani: come altro si può definire l’intento del governo britannico di “dislocare” in altro continente (secondo il linguaggio demo-ipocrita) i richiedenti asilo? Di spedire come pacchi postali a migliaia di chilometri di distanza persone approdate sull’Isola dopo esser sfuggite a guerre e persecuzioni, costrette ad attendere lì probabilmente per anni l’esito delle loro richieste di asilo? È una norma del tutto legale che, stando alle parole di un ministro della Corona, gode di unLeggi Tutto

“Quanto sappiamo davvero di come sta andando la guerra? C’è qualcuno che sappia davvero quanti siano i caduti e quanti mezzi siano stati perduti?”. Interrogativi importanti, se non fosse che a porseli è Beth Sanner, ex veterana oggi in forza ai servizi di intelligence statunitensi; la domanda sorge dunque spontanea: a noi lo chiedi? Dovrebbe sapere e non sa anche la direttrice dell’intelligence nazionale, Avril D. Haines, che in un’audizione al senato afferma: “È molto difficile capire quanti ulteriori aiuti l’Ucraina possa assorbire. Di fatto, abbiamo un quadro molto più chiaro della situazione russa che di quella ucraina”. Vorremmo solo che il candore con cui confessa la propria ignoranza fosse disarmante, invece gli Usa continuano a stanziare milioni per armare Kiev,Leggi Tutto

4 maggio 2022.Proprio oggi, mentre riporto le parole dell’Avvocato Immacolata Iglio Rezzonicco, in Canton Ticino, in Svizzera, le ultime quindici persone richiedenti asilo rimaste ‘intrappolate’ nel ‘Centro N.E.M’ di Camorino, un bunker sotterraneo della Protezione Civile, a causa di maglie legislative cieche e stringenti, vengono trasferite in una nuova struttura di accoglienza, il ‘Colorado Cafè’. Una pensione scelta dal Dipartimento di sanità e socialità del Cantone svizzero che fino a poco tempo prima ospitava un postribolo abusivo e che seppure provvisoria e controversa, sarà sicuramente un luogo più consono ad accoglierle. Queste persone si sono ritrovate infatti a vivere per anni in condizioni restrittive inaccettabili e ai limiti dei diritti umani perché considerati ‘N.E.M’, ‘non entrata in materia’. Sono coloro cheLeggi Tutto

Questa volta è una scuola elementare. I morti sono 21 di cui 19 bambini. Uccisi da un liceale di 18 anni. È l’ennesima strage dovuta alla vendita di armi negli USA, dove soloquest’anno ci sono state già più di 200 sparatorie. Tutti gli Stati si fondano sulla guerra e l’uccidibilità impregna le società statali in cui viviamo. Ciò è particolarmente evidente e feroce nella società statunitense, che sta implodendo: persino dopo un evento come questo,pochissime voci si stagliano chiaramente contro la vendita di armi, perché essa viene vista come un principio irrinunciabile di libertà e di sicurezza (sic!), perché è la normalità (tanto che vengono vendute armi anche in alcuni supermercati). Tanti media preferiscono accentuare il problema psicologico del singolo oLeggi Tutto