Per la democrazia decadente continua a piovere sul bagnato. Mark Rutte, secondo solo ad Angela Merkel in quanto a longevità al governo con i suoi dieci anni di premierato alle spalle, è stato costretto a dimettersi bruscamente a metà gennaio.  Il motivo? Lo scandalo vergognoso degli assegni per i minori che ha visto i funzionari del fisco accusare circa 20mila famiglie di aver intascato senza diritto gli assegni per i minori costringendo migliaia di persone ad indebitarsi per rimborsare le indennità. L’imputazione di frode alle famiglie si è rivelata totalmente falsa e ha messo davanti agli occhi di tutti la natura estorsiva dello stato democratico che, come milioni di cittadini-sudditi nei più diversi paesi, conosciamo tutti molto bene e di fronteLeggi Tutto

Un duplice attentato ha sconvolto la capitale giovedì scorso provocando 32 vittime e oltre un centinaio di feriti. Il pensiero addolorato e solidale va alle vittime del terrorismo e ai loro cari. Ancor prima della rivendicazione, giunta poche ore dopo la carneficina, le modalità feroci e vigliacche non lasciano dubbi sugli autori: sono i neonazisti del califfato nero, l’Isis, sconfitto nel 2017 ma tuttora attivo con migliaia di uomini. Come in tante precedenti occasioni, hanno colpito tra la folla in un mercato popolare; il primo attentatore ha finto di sentirsi male per farsi esplodere insieme a chi si avvicinava per aiutarlo, il secondo ha fatto strage dei soccorritori. Intenzioni ed azioni che sono un programma di morte contro le persone comuniLeggi Tutto

Vaccinarsi contro il Covid è necessario ed è bene farlo appena possibile. Nello stesso tempo, guardare a ciò che sta avvenendo nel mondo ci fa tenere a mente un paio di cose utili proprio sui vaccini. Potersi vaccinare rischia di diventare un privilegio: i paesi, cioè gli stati, più potenti e ricchi si stanno accaparrando gran parte dei vaccini che si produrranno. La parte più povera della popolazione mondiale rischia così di accedere ai vaccini molto più tardi o di non accedervi per niente: questa è una minaccia per loro e per tutta l’umanità, visto che il virus non conosce confini e continuerà a circolare se non sradicato dappertutto. L’egoismo nazionalista degli stati rischia di impedire che la lotta al CovidLeggi Tutto

A causa del disastro cronico delle condizioni di vita in Venezuela, così come la decomposizione e la violenza sociale, la maggior parte delle persone che decidono di emigrare (più di cinque milioni negli ultimi anni) lo fanno a piedi, percorrendo necessariamente enormi distanze. Una parte sempre più crescente di persone scelgono di attraversare, con imbarcazioni spesso precarie, i pochi chilometri del Mar dei Caraibi che separano il paese dall’isola di Trinidad e Tobago. Ma non tutti ci riescono: a dicembre una di queste imbarcazioni è naufragata e 28 persone hanno perso la vita ed i loro corpi sono stati ritrovati sulle rive del villaggio di Goiria (Venezuela). Spesso, coloro che sopravvivono alla traversata vengono arrestati dalle autorità trinitiane e subito deportati,Leggi Tutto

Lippa, Bosnia. Il 23 dicembre il campo profughi è distrutto da un incendio. Lo stato bosniaco non offre nessuna soluzione alternativa agli sfollati  benché si sia in pieno inverno. Già prima dell’incendio si sopravviveva in condizioni disumane senza elettricità ed acqua. Purtroppo questa è solo l’ultima delle inaudite sofferenze che devono subire i profughi.  La rotta balcanica è sempre più scelta da tanti immigrati.  Provengono dall’Africa nord-orientale, dal Medio-Oriente, ma anche dall’Asia.  Hanno fatto sacrifici immensi per preparare il viaggio della speranza.  Sacrifici usurpati  sia dalle tante organizzazioni criminali che gestiscono la rotta sia dagli Stati che devono attraversare. Anche i minorenni ed i bambini non sfuggono ai mostruosi  ricatti a cui vengono sottoposti. Avrebbero bisogno di comprensione, aiuto, invece trovanoLeggi Tutto

Sono 8 mila le moschee rase al suolo, adibite ad attività commerciali o abbandonate all’oblio in quell’immensa provincia occidentale che la Cina si ostina a chiamare Xinjiang, “Nuova frontiera”. L’obbiettivo è la cancellazione della cultura e dell’identità del popolo uiguro, turcofono e a maggioranza musulmana. Ma Pechino non si limita ad accanirsi contro i luoghi di culto: costringe in campi di “rieducazione” un milione di uiguri, impone un lavoro semischiavistico ad altre 100 mila persone, prova a negare il futuro di questo popolo torturando le donne con la pratica delle sterilizzazioni forzate. Negli ultimi dodici anni questa pulizia etnica si è molto intensificata, per lo più nel silenzio e con la complicità di molti attori internazionali: non solo i grandi marchiLeggi Tutto

Il 31 dicembre, con un accordo in extremis che contiene molte ambiguità, si è consumata la Brexit: l’uscita della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord dall’Unione Europea. La data sarà forse ricordata su qualche libro di storia. Si intravedono alcune avvisaglie degli scenari che ne potranno scaturire. Per centinaia di migliaia di lavoratori immigrati che già vivono o che volessero trasferirsi da altri paesi in Gran Bretagna le difficoltà aumenteranno enormemente. Nelle settimane che hanno preceduto l’accordo si sono viste scene di terribili imbottigliamenti e code infernali di tir e automobili. Un assaggio di ciò che potrà significare la reintroduzione di frontiere e dazi dalle due parti della Manica. L’establishment britannico nel dopoguerra sostenne, pur difendendo le proprie peculiarità, l’importanza dell’associarsiLeggi Tutto

Centinaia di donne e uomini con tantissimi bambini sono partiti dall’Honduras a metà dicembre in una nuova carovana della speranza. Si sommano alle migliaia che in questi anni hanno deciso di mettersi in marcia insieme, per darsi forza e sostenersi a vicenda, attraversando a piedi i confini con Guatemala e Messico per raggiungere gli Usa, affrontando pericoli immani –non ultimi la violenza degli Stati in combutta con i trafficanti di droga e di persone –, sfidando il feroce razzismo dell’ex presidente americano. Quattro anni di governo Trump non sono bastati per affogare le speranze di una vita degna da parte di chi emigra, lasciando una zona che conta uno dei più alti tassi di omicidi al mondo. Oggi alla violenza delleLeggi Tutto

Dal primo di gennaio in Germania è cambiatala normativa che regola l’espulsione dei profughi. Secondo le parole del segretario di Stato del Ministero degli Interni Hans Georg Engelke “qualsiasi persona che commetta un reato grave o manifesti intenzioni di tipo terrorista che possano causare un danno grave al nostro Stato dovrà abbandonare il nostro paese”. Si tratta di una modifica del regolamento che fino ad ora prevedeva l’obbligo di processare le persone rifugiate responsabili di un delitto secondo le regole del sistema giudiziario tedesco. Apparentemente il provvedimento non dovrebbe produrre effetti immediati in primo luogo per la mancanza di accordi di deportazione con diversi paesi, come per esempio Siria o Afghanistan. Associazioni del mondo della solidarietà hanno anche evidenziato aspetti legaliLeggi Tutto

È ora di porsela questa domanda, dopo la drammatica farsa dell’assalto a Capitol Hill. La questione va oltre i confini nordamericani, riguarda tutti i paesi che si proclamano democratici, ed ha una portata epocale ed urgente. Potenziali emuli di Trump si aggirano per l’Europa e dintorni: Le Pen, Salvini, Vox sono solo alcuni esempi per non dire di Orban ed Erdogan. Menzogne e deliri “social” che alimentano fantasie violente e complottiste dei settori più retrivi della popolazione si diffondono. Maniaci che vorrebbero negare il genere femminile e abrogare la storia e le sue tracce prendono piede. Prepotenze e assassinii machisti si moltiplicano. Bande armate razziste o integraliste sono in agguato. L’agire violento ed unilaterale delle forze repressive non si è maiLeggi Tutto