Brava Rihanna!

La popstar statunitense Rihanna – che in passato aveva già solidarizzato con le proteste in Sudan, con Black Lives Matter e condannato le leggi di Trump contro gli immigrati – ha avuto un nuovo moto di solidarietà e di indignazione. Di fronte alla repressione brutale dei contadini indiani in lotta che presidiano da settimane la capitale, al blocco addirittura del loro accesso a internet, ha postato su twitter: “ Perchè di questo non se ne parla?”. Anche Greta Thumberg si è unità alla solidarietà. Le mobilitazioni di milioni di contadini sono cominciate all’inizio di dicembre, chiedono il ritiro delle nuove e inique leggi proposte dal governo fascistoide di Modi. Significherebbero la loro condanna ad essere ostaggio delle multinazionali e dei privati dell’agrobusiness. Più miseria e stenti.

In india, apriti cielo: il Ministero degli Esteri ha definito “irresponsabili” Rihanna e Greta, diversi ministri si sono scagliati contro “la propaganda internazionale” e “gli invasori”, vagheggiando su un “complotto” contro la nazione su cui indagherà la polizia. La principale star del cricket, lo sport più popolare, ha denunciato gli “attacchi alla sovranità nazionale” e una nota attrice di Bollywood ha chiarito perché non si parla dei contadini in lotta: sono “terroristi”. Ci sono state addirittura “controproteste” in piazza in cui sono stati bruciati i ritratti di Rihanna e Greta.

Un tale ricorso al nazionalismo più bieco mixato con fake news è un’ulteriore testimonianza che la lotta tenace dei contadini e delle contadine rappresenta la contestazione più rilevante e minacciosa che ha sinora ricevuto il governo fascistoide di Modi.