La terribile notizia di violenze sessuali ai danni di due giovanissime di 10 e 12 anni, a Caivano (NA), nel Parco Verde, ci sconvolge e ci colpisce.
Vogliamo solidarizzare con le vittime, e reagire a un fatto così grave accaduto a due bimbe, che dovrebbero poter vivere una infanzia serena e felice e sono state invece costrette per mesi a subire ripetute violenze e stupri da parte di un branco di ragazzi, provenienti in parte da famiglie camorristiche della zona.
Purtroppo già in passato a Caivano, territorio di camorra e piazza dello spaccio, si sono verificate violenze di ogni tipo, tra cui gravi casi di violenza patriarcale, come il femminicidio della bimba di 6 anni stuprata e gettata dal balcone.
Eppure anche in quello che è stato definito l’inferno che fa perdere la speranza si può reagire e ce ne sarebbe molto bisogno, perché essere più solidali, protagonisti e uniti conviene, per contrastare le violenze e migliorare la vita. I media si concentrano spesso sulla negatività e sulla violenza e raccontano poco o niente della realtà di tante brave persone, solidali, sensibili o impegnate che rappresentano la speranza concreta da cui partire concretamente, a Caivano o in qualsiasi altra parte si viva. E’ questa la speranza da alimentare, senza avere illusioni nelle istituzioni statali né a maggior ragione in questo governo di destra che sostiene guerre, è responsabile della morte in mare di tante persone che emigrano e rappresenta un concentrato di cultura patriarcale e retriva.
Non dipende forse dall’impegno e dall’unione tra persone volenterose, facendo leva su valori positivi come la speranza, la solidarietà, il rispetto reciproco – in particolare verso le donne, che da sempre sono il genere che dà la vita e meglio la cura e la difende – la possibilità di migliorare i propri luoghi di vita ed essere più sicure e sicuri?
Per questi motivi vogliamo essere al fianco di coloro che, come gli abitanti di Caivano, si uniscono per reagire a queste immani violenze.