La violenza maschilista e patriarcale continua a fare vittime tra le donne in ogni angolo del mondo. Di recente è accaduto ancora una volta a Napoli. Ornella Pinto, insegnante di 39 anni e madre di un bimbo piccolo, è stata brutalmente colpita dal marito, uccisa a coltellate nel cuore della notte nella casa in cui lui era entrato di soppiatto. L’ennesimo partner che non accettava la separazione, che riteneva la moglie di sua proprietà e non sopportava la libertà di Ornella di scegliere della sua vita. Siamo colpite e addolorate da quello che è accaduto a Ornella, esprimiamo solidarietà alla sua famiglia e a chi le voleva bene. Con Ornella ricordiamo tutte le donne che non ci sono più, come Fortuna e Maria Paola, napoletane, o Sarah Everard, giovane inglese uccisa di recente da un ufficiale di polizia, per la quale tante donne a Londra sono scese in piazza indignate, sfidando con coraggio la repressione delle forze dell’ordine. Dappertutto le donne si sollevano, si ribellano, non ci stanno a tacere di fronte alle violenze, agli stupri, ai femminicidi. In Messico sono migliaia le donne che l’8 marzo scorso sono scese nelle piazze di più di trenta città per protestare contro l’ennesimo molestatore e stupratore, stravolta un esponente del Governo di sinistra al potere, per dire basta alle violenze e a chiunque se ne fa complice. Sappiamo che la pandemia sta peggiorando le condizioni di vita di tutti, soprattutto delle donne, più isolate che mai e quindi più esposte alla furia violenta e brutale di padri, mariti, fidanzati ed ex compagni. Ma sappiamo anche che tante si salvano grazie alla solidarietà tra donne, grazie al riconoscersi come parte di un genere speciale, provando a ascoltarsi, guardarsi negli occhi, sostenersi, essendo protagoniste assieme di una battaglia fondamentale per difendere la vita, la libertà, la dignità delle donne, cioè di tutti. L’unione e la solidarietà tra donne può salvare la vita.
La Comune Napoli
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