Vogliamo che la manifestazione del 6 agosto a Civitanova Marche dica: NO AL RAZZISMO, SI A UNA CONVIVENZA UMANA BENEFICA. L’omicidio di Alika Ogorckukwo è l’ennesima dimostrazione del dilagare della violenza quotidiana contro chi è più debole, immigrati, donne, bimbi, persone invalide. Denunciamo con forza l’ipocrisia delle istituzioni locali e delle forze politiche che vogliono mettere il bavaglio a chi vuole combattere il clima di odio, violenza, inimicizia e indifferenza che si sta diffondendo anche tra la gente comune. Per questi motivi siamo contrari all’impostazione e alle finalità di questa manifestazione. C’è bisogno di combattere questo clima che si fa ancor più pesante e opprimente via, via che si avvicinano le prossime elezioni: chi vuole strumentalizzare questa manifestazione altro non èLeggi Tutto

Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni viveva in Italia da tempo, aveva una moglie e un bambino piccolo ed era conosciuto dalla gente per essere una persona buona e cordiale. Il 29 luglio si trovava a Civitanova Marche per lavoro ma ha trovato la morte: massacrato di botte in pieno centro da Filippo Ferlazzo che gli ha anche rubato il cellulare prima di allontanarsi. Per ucciderlo l’assassino ha usato la stampella con cui Alika era costretto a muoversi in seguito a un incidente.Di fronte a questa barbarie si può restare attoniti, provare repulsione e ribrezzo, o considerarla un fatto di cronaca e nutrire quell’indifferenza letale che ha attraversato tanti che in pieno centro hanno assistito all’omicidio senza provare a fermarlo. SarebbeLeggi Tutto

Nell’ indifferenza generale domenica 12 giugno si svolgeranno i Referendum con cinque quesiti sulla giustizia. Sono voluti dalle destre razziste e forcaiole, che per l’occasione si mostrano con il proprio volto “garantista”. Sono le destre maschiliste, omofobe e razziste con alla testa la Lega Nord; sono le stesse che hanno approvato leggi discriminatorie in particolare contro gli immigrati. Oggi, con questi referendum, nei quali danno indicazione di votare sì,  ribadiscono la propria preoccupazione nel garantire gli interessi di ricchi e potenti e i loro sporchi affari senza tanti intralci. D’altro canto è giusto sottolineare che queste leggi, così come sono attualmente, di certo non rispondono a un vero criterio di ricerca di giustizia umana. Ricordiamolo, stiamo parlando del paese delle stragiLeggi Tutto

Il Primo maggio con La Comune si sono ritrovate in piazza tante persone, associazioni, gruppi, comunità degli immigrati, collettivi femministi, associazioni per l’accoglienza e il salvataggio in mare, uniti nell’impegno per la pace e la pacificazione contro la guerra in corso in Ucraina e contro tutte le guerre che affliggono l’umanità: A Torino con Our Voice A Genova con Partito della Rifondazione Comunista GE, Associazione antirazzista e interetnica 3 Febbraio Genova, Partito Comunista dei Lavoratori GE, Ora di Silenzio per la Pace, Associazione del Mali, Circolo ARCI Barabini di Trasta, Comitato FIRPO, Tendenza marxista leninista A Milano con Le Veglie contro le morti in Mare Milano, Odissea ( giornale di cultura, dibattito e riflessione ), Un Ponte per… Comitato di Milano -Monza,Leggi Tutto

Rinnovare il bisogno del bene: proprio adesso è fondamentale quando la guerra infuria vicina, irrazionale, feroce. Ritrovare e rafforzare le ragioni sentimentali della vita, la coscienza umana più profonda che può diventare cultura dell’essere assieme: nulla è più attuale, nulla più concreto. Logiche del bene sono quelle che avvertiamo nei corpi e nelle menti: siamo persone inseparabili da altre persone, donne ed uomini in relazione tra loro, associati per scoprire e praticare le capacità di conoscerci, di educarci, di intenderci, di sceglierci, di scambiarci e di cambiarci a vicenda, di collaborare e cooperare, di sostenerci mutuamente, di solidarizzare, di empatia e simpatia, di amicizia ed amore. Soggetti attivi del supremo bene condiviso: la vita e la vivibilità. Logiche di guerra inveceLeggi Tutto

Non capisco, tu dici che la guerra non finisce? Penso che questa guerra sia devastante e comunque non finirà bene. Ma sono le logiche di guerra che permeano tutti i campi della vita, è questo furore bellico che non finirà. Spiegami meglio, che intendi con logiche di guerra? Pensa all’ira e alla violenza che si scatenano contro le donne e spesso anche contro bimbe e bimbi da parte di maschi frustrati. Pensa alla violenza legalizzata dei padroni nei confronti di lavoratrici e lavoratori. Pensa alle violenze poliziesche così eclatanti negli Usa. Pensa all’odio e all’incitamento al ma le che dilagano nel web. Pensa alla peste razzista ed assassina che si diffonde contro donne, uomini, bambini immigrati o profughi. Pensa, ancora, allaLeggi Tutto

Umanamente colpite dal dramma della guerra, le persone più sensibili e volenterose sentono l’esigenza di reagire. Ma c’è bisogno di punti di riferimento e quindi che la parte più sana e migliore della sinistra si unisca nella lotta per la pace. Oltre al bombardamento degli ordigni assistiamo a quello cinico delle immagini, menzogne e falsificazioni della propaganda bellica spacciata per informazione. L’ossessiva grancassa mediatica guerrafondaia disorienta le persone, le narcotizza e alimenta l’indifferenza. Perciò incontrarsi e lottare insieme per la pace e la pacificazione, al fianco dei popoli contro Putin e la Nato è ancor più urgente e vitale. Fin dall’inizio dell’offensiva bellica abbiamo ricercato l’interlocuzione con la gente comune e con molte forze attorno ad un appello per unirsi controLeggi Tutto

Siamo in tanti a volere la pace, ancora in pochi a sfidare la guerra che presiede e pervade spesso inavvertita la nostra quotidianità. È importante scendere in piazza, come abbiamo fatto e faremo sempre in prima fila contro la furia bellica presente, ma non basta.  Volere la pace significa esercitare attenzione, ascolto, comprensione quando possibile con i vicini di casa, con i colleghi di lavoro, sfidando il maltratto e l’aggressività. Volere la pace significa difendere la libertà delle donne in tutte le sue manifestazioni fronteggiando le maldicenze, le offese, le violenze maschiliste, patriarcali o semplicemente volgari a tutti i livelli. Volere la pace significa prendersi cura dell’infanzia con costanza, direttamente ed indirettamente, denunciando e contrastando atteggiamenti coercitivi e molestie verso bimbeLeggi Tutto

Un compagno che ci conosce da tempo, impegnato con un’altra realtà organizzata, ha donato per la nostra Campagna di autofinanziamento esprimendoci la sua stima: “Per il vostro schieramento coerente nel tempo a fianco dei popoli contro le guerre (tutte, non solo quelle scatenate dall’imperialismo americano)”. Sì, tutta la nostra storia testimonia come per noi essere rivoluzionari ha significato l’indipendenza da qualunque Stato. Mentre le diverse sinistre politiche hanno avuto il loro “Stato-guida”: di volta in volta la Cina, l’ex Urss, Cuba… fino ad arrivare al Venezuela. Ed anche questo spiega la fine e il crollo di tante formazioni. Siamo sempre stati a fianco del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi, per difendere e affermare il diritto all’autodeterminazione contro tutteLeggi Tutto