Alziamo la testa e lottiamo per la nostra umanità.Per l’umanità che vuole amare ed essere amata con rispetto e si ribella all’odio patriarcale,maschilista, omofobo e transfobico alimentato dai poteri oppressivi e riproposto dai loro servi.Per l’umanità che vuole vivere libera e non si arrende di fronte agli attacchi dei governi reazionari,come quello italiano che colpisce i diritti di chi è fuori dalla bieca “norma-lità”.Per l’umanità volenterosa che, a cominciare da tante donne, reagisce alle violenze e all’oppressionepiù feroce e continua a difendere la vita propria e altrui, e in primis la vita dei più piccoli.Per quell’umanità giovane che vuole vivere pienamente e felicemente, non essere annichilitadall’abuso dei social né essere svilita dagli abusi di cui i social sono pieni.Per l’umanità inLeggi Tutto

Siamo vicini alle persone colpite dalle alluvioni che stanno ferendo così duramente l’Emilia Romagna, ai loro cari e ai volontari che generosamente si stanno attivando. Tanti giovani si sono autorganizzati senza attendere la Protezione Civile mostrando il carattere umano della solidarietà e una possibile strada per reagire assieme. Ad oggi sono 14 le vittime, migliaia gli sfollati e i danni incalcolabili. Governo e istituzioni statali affollano i media per vantarsi della propria efficienza e rassicurare che tutto verrà ricostruito. Non arretrano dalla loro disumana idea di progresso, vogliono ritornare a quella stessa normalità che ha aggravato così a dismisura le conseguenze della pioggia intensa. Da molto tempo gli scienziati migliori stanno denunciando che fenomeni metereologici sempre più estremi non saranno piùLeggi Tutto

Circa 250 sono questa volta le persone coinvolte nel naufragio. Di queste, un’ottantina sono state salvate e già oltre 70 sono i corpi recuperati, tanti altri risultano dispersi. Sentiamo dolore per i  tantissimi bambini, donne e uomini, morti ancora una volta in mare. Siamo con i sopravvissuti, che meritano una vita degna: vanno salvati e accolti. Siamo indignati contro chi governa che, mentre compartecipa alle guerre nel mondo, impedisce a chi fugge di salvarsi. La gente a bordo del barcone distrutto dalla furia del mare – già avvistato da Frontex il giorno prima – proveniva da Afghanistan, Iran, Pakistan, ed era partita dalla Turchia, luoghi martoriati da violenze enormi e tragedie immani. Diciamo basta all’ipocrisia di chi governa che è primoLeggi Tutto

Alla Geo Barents, nave di Medici Senza Frontiere, è stato imposto un fermoamministrativo da parte della capitaneria di porto di Ancona (dove avevanoprecedentemente accompagnato 48 naufraghi) col pretesto di non aver condivisoinformazioni. È ciò che prevede il nuovo decreto del governo. Adesso la nave sitrova nel porto di Augusta, in Sicilia, dove rimarrà bloccata per 20 giorni. A causa diquesta e altre azioni governative, ad oggi, nessuna nave di ricerca e salvataggio delleONG è presente nel mar Mediterraneo. Il governo riesce nel suo intento: impedireall’umanità di salvarsi e alle ONG di poterla aiutare, mentre l’Europa decide diinnalzare nuovi muri.Ora basta! Non possiamo permettere che le autorità statali e governative impediscanoi soccorsi in mare: rompiamo il silenzio e l’indifferenza complici di tuttoLeggi Tutto

La vicenda Cospito sembra aver catalizzato il caos e la vacuità della politica italiana che si avvita affannosamente intorno a se stessa. Prosegue l’opera grottesca dentro le istituzioni, tra la premier che chiede compattezza ai rappresentanti dello Stato che sarebbe sotto assalto per il pericolo anarchico – “minaccia” concretizzatasi in qualche centinaio di sparuti individui a Roma, ancor meno a Milano – i suoi fedelissimi totalmente fuori controllo e il Pd giustamente indignato per le accuse provenienti da Fratelli d’Italia ma non altrettanto mobilitato sulle reali emergenze internazionali e nazionali. E non mancano neppure i rivoluzionari da operetta, che nelle suddette piazze hanno inscenato il solito copione fatto di cassonetti rovesciati, lancio di pietre e fumogeni, sfilate degli arrabbiati del sabatoLeggi Tutto

Sono tante le persone che desiderano la pace eppure le guerre degli Stati imperversano. Un anno fa è cominciata la criminale aggressione russa alla popolazione ucraina che sta causando migliaia di vittime e immani sofferenze.Ora il conflitto si approfondisce e ne genera altri. Specularmente gli Stati Uniti, la Nato, le potenze occidentali lo alimentano sempre più fornendo armi e appoggi logistici al nazionalismo bellicista di Zelensky, che reclama carri armati e aerei, che certo non sono di difesa. Il governo delle destre, come il precedente, è totalmente compartecipe a queste dinamiche guerrafondaie sostenute da una martellante propaganda bellica, mentre le opposizioni politiche sono quasi inesistenti. Anche le sinistre tradizionali sono sottomesse alle logiche statali e quindi belliche.Gli Stati non vogliono pace,Leggi Tutto

L’umanissimo desiderio di serenità è offuscato da minacce guerresche, timori per la salute, disastri ambientali: pericoli patenti o latenti, vicini e lontani. L’anelito individuale, il meraviglioso traguardo del potere positivo di ogni persona, viene mortificato dall’ossessione numerica o pervertito nel triste trionfo dell’individualismo vacuo ed insignificante. Il bisogno costante e risorgente di intimità affettiva e la tensione alla collettività sono banalizzati, violati o sporcati, da minacce social o impedimenti repressivi che alimentano estraneità crescenti. Il femminile coraggio atavico viene ferocemente attaccato dalla recrudescente vigliaccheria maschilista e dalla brutale e furbesca ipocrisia patriarcale, diffondendo inquietudini e paure. Quella straordinaria e misteriosa carica vitale chiamata coscienza è avvertita in profondità dalle/dai giovani ma avversata dalla web-dipendenza e dall’istruzione oppressiva che generano mal duLeggi Tutto

Essere a sinistra ha da sempre avuto significati diversi. Ci sono però momenti come questo in cui ci si dovrebbe sentire uniti perlomeno nell’interrogarsi. Avremmo potuto e potremmo fare di più contro le guerre? Che significa il governo delle destre in questo paese e come fronteggiarlo? Come collocarsi di fronte all’evidente decadenza della democrazia? Qual è il ruolo delle donne nell’epoca che stiamo vivendo? Come interpretiamo il lacerarsi della società in cui viviamo, le difficoltà relazionali crescenti, l’individualismo dilagante? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti degli ultimi ed innanzitutto verso chi emigra in questo paese ed invece di essere accolto viene discriminato? Qual è la condizione coscienziale della nostra gente, e dei/delle giovani in particolare? Che significa la decadenza dellaLeggi Tutto