il Primo maggio per un’alternativa di valori alla decadenza disumanizzante. Finalmente riuniti in tante città il valore dell’incontro Insieme e in amicizia abbiamo festeggiato il successo della Campagna di Autofinanziamento, ribadendo l’impegno per difendere e affermare la nostra umanità contro i poteri oppressivi e i diversi negazionismi. Le foto sono di: Buttazzoni, Cioffari, Gavrailov, Gavrailova, Leonardo, Lopresti, Martis, Novellino, Laneri, Picardi, Provenzano, Santori. Leggi Tutto

Scarica appello impaginato Siamo educatrici e educatori, insegnanti, caregivers. Ispirandoci alla Dichiarazione “Di alcune verità e libertà fondamentali”* ci sentiamo chiamate/i in causa perché ci dedichiamo ad accompagnare la crescita di bimbe/i e ragazze/i e proprio per ciò siamo intenzionati ad affermare l’umanità e a difenderla dagli attacchi in atto. Questo appello è rivolto a tutte/i coloro che credono nel valore dell’educare.      Vogliamo educarci ed educare all’umanità, riconoscendo che la nostra specie è unitaria, accomunata da caratteristiche uniche e affermative che riguardano la nostra interezza psicofisica. Conseguentemente insegniamo che le razze non esistono e che il razzismo – vecchio e nuovo – è un’invenzione infondata e terribile, come ci dimostrano le scienze biologiche. Vogliamo educare alla possibilità tutta umana di immedesimarsi, conoscersi, comprendersi, collaborare, perciò diLeggi Tutto

Mezzanotte è passata da un pezzo nel nuovo millennio. È l’ora della chiarezza o del buio: dipende da noi, da ciascuna/o di noi, in qualche misura. Incertezza e contrarietà, le correnti di fondo si muovono lente ma inesorabili, in superficie spesso sono inavvertite: prevale la disattenzione, la distrazione se non il cinismo. In troppi non sanno, non capiscono, non si accorgono. Eppure segnali promettenti ci sono a volerli leggere e dargli voce e tradurli in volontà, possibilità, scelte rinnovate, migliori, radicali. Neurobiologia, scienze cognitive, psicologia evolutiva ci rivelano le potenzialità senti/mentali di cui siamo dotati, le straordinarie tensioni empatiche e simpatetiche di cui disponiamo già dai primi anni di vita, la peculiarità e persino la superiorità del genere femminile, la naturaLeggi Tutto

Stiamo sognando vicinanza, non c’è dubbio: parliamone. Riunirci ai nostri amori, guardarli negli occhi che sembrano ancor più grandi, i capelli allungati e quel pullover che non ricordavamo, indovinare forse una leggera abbronzatura, sfiorarli e riscoprire assieme il coraggio delle carezze. Rincontrare amiche ed amici una per uno e provare a raccoglierli in una di quelle cene interminabili dove il cibo è una scusa per stare lì ad ascoltare e parlare di tutto, pazienza se la pasta è scotta, raccontarci del tempo passato durante le chiusure, cominciando a fare progetti per l’estate. Ancora un po’ di tiramisù, scambiarci impressioni di lettura: lui con l’immarcescibile Dostoevskij, lei con l’ultimo Winslow; si è fatto tardi, ma intanto la saggistica? Come si fa aLeggi Tutto

In diverse città italiane si sono svolte manifestazioni di protesta pacifiche degli ambulanti e di piccoli commercianti, duramente colpiti dalla pandemia e anche dalle misure irrazionali e irresponsabili del governo. Infatti, Stato e governi (attuale e precedente) illudono con false promesse ma sostanzialmente sostengono i grandi capitali che vedono accrescere le loro fortune come non mai. Cresce l’impoverimento per tanti: dai licenziamenti alla mancata erogazione della cassa integrazione a milioni di lavoratori fino ai cosiddetti “ristori” che sono poco più di un’elemosina. Per i lavoratori ambulanti, molti dei quali sono immigrati, le condizioni di sicurezza e di salute creano una situazione insostenibile. Non è chiaro perché la gente può ammassarsi nei supermercati, nelle metropolitane e sugli autobus, mentre vengono chiusi mercatiLeggi Tutto

Imparare. Insegnare. Costruire relazioni umane positive di accrescimento, che sospingano la curiosità per la vita; sollecitino sensi e facoltà; suscitino interessi culturali; si battano per l’affermazione positiva di ciascuna/o con gli altri, nel riconoscimento della comune umanità e dei due generi che la compongono. La scuola potrebbe essere questo e molto altro. Cosa c’entra con la normalità diffusa, con ciò che viene imposto quotidianamente? Cosa c’entra con l’autoritarismo e la competizione, l’istruzione e il nozionismo, la digitalizzazione e l’esclusione tipici della scuola di Stato? Secondo noi nulla. Per questo ci battiamo per una scuola diversa, quindi: Sì all’unione nella difesa di questioni essenziali che si sta dando fra gli insegnanti e gli altri lavoratori della scuola, le famiglie e gli studenti.Leggi Tutto

…ci sveglieremo inondati dal sole, con una voglia irresistibile di andare verso il mare oppure di camminare tra i monti o di scivolare sul lago; sentiremo l’allegro chiasso delle bimbe e dei bimbi in cortile, ci faremo quattro chiacchiere con la signora del piano di sopra, vedremo sorridendo che quella ragazza del palazzo accanto sta uscendo finalmente con quel ragazzo, complici i cani che accompagnano; carezzeremo una persona amata con una dolcezza insolita. Ci chiederemo se è un sogno e ci convinceremo che no: è vero, ne stiamo uscendo. Avvertiremo una fiducia incontenibile che si fa strada e la gioia che ne deriva, ma non dimenticheremo; e le lacrime scenderanno ricordando le persone più fragili che soffrono e quelle che nonLeggi Tutto

Arrivano o no questi vaccini? Altre chiusure? Ma quando ne usciremo? Insomma: possiamo solo aspettare? Noi pensiamo invece che si tratta più che mai di proiettarci nella vita, mantenendo alta l’attenzione e la prudenza. Perciò in questo numero del giornale vi parliamo del bene, della logica affermativa, di una certa idea e pratica di scuola e di qualcosa di intimo che suscita tutto ciò. Una forza misteriosa ci anima, ma ci riguarda davvero tutti? Proviamo a pensarci. Noi ed assieme alle altre e agli altri. A coloro che amiamo, conosciamo o semplicemente avvertiamo empatici, disponibili, volenterosi o indifferenti con stimoli. Per una volta lasciamo perdere quegli altri: padroni e governanti, generali e caporali, cattivi e retrivi. Con loro possiamo coincidere nelLeggi Tutto

Ci svegliamo ogni mattina pensando quando e come ne usciremo. Adesso che al governo c’è questo signore un po’ diverso ma mica meno padronale, con la sua maggioranza di marionette arlecchino, forse ci aspettiamo che perlomeno faccia qualcosa contro la pandemia ma subito valutiamo i danni collaterali che ci arrecherà. Però arriva un momento della giornata in cui, casomai per una gentilezza inattesa o un sorriso radioso, per un’intuizione vivace o una riflessione profonda, scopriamo che abbiamo voglia di reagire adesso, in prima persona, in relazione ed assieme. Proviamo a coltivarlo questo desiderio, non lasciamolo scappare. Diamogli corpo mentre camminiamo, facciamolo trapelare dallo sguardo e proviamo a scorgerlo nelle altre e negli altri. Cerchiamo di trovare ed indirizzare quel meraviglioso edLeggi Tutto