“FERMIAMO LE GUERRE, IL TEMPO DELLA PACE È ORA”, promossa dalla Rete Pace e Disarmo A FIANCO DEI POPOLI PER LA PACIFICAZIONECONTRO LE GUERRE E I TERRORISMI CESSATE IL FUOCO OVUNQUE, BASTA CON L’INVIO DI ARMI STOP AL GENOCIDIO A GAZA E ALL’AGGRESSIONE AL LIBANO DA PARTE DELL’ESERCITO ISRAELIANO A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESEE DEGLI OPPOSITORI EBREI CONTRO NETANYAHU E HAMAS CONTRO LA CRIMINALE AGGRESSIONE DI PUTIN ALL’UCRAINA, IL NAZIONALISMO BELLICISTA DI ZELENSKYE LE MIRE ESPANSIONISTE DELLA NATO IMPEGNO QUOTIDIANO E DIRETTO PER LA SOLIDARIETÀE IL MUTUO APPOGGIO CONTRO LA VIOLENZA DIFFUSA E NEI CONFRONTI DI DONNE, BAMBINI, IMMIGRATI ACCOGLIENZA INCONDIZIONATA DI PROFUGHI E IMMIGRATI PER LA PIENA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E MANIFESTAZIONE CONTRO IL DDL “SICUREZZA” per gli appuntamenti delleLeggi Tutto

A fianco delle popolazioni del Libano. A fianco del popolo palestinese e di quello ebraico contro Netanyahu e Hamas. Per il cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano. Per la pacificazione e la libertà di tutte le popolazioni del Medio Oriente. Lo Stato di Israele ha intensificato i bombardamenti contro il Libano aprendo un secondo fronte dopo la guerra che Netanyahu e il suo governo di ultradestra razzista, fondamentalista e islamofobo sta conducendo contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. La furia genocida di Israele seguita all’attacco terrorista e antisemita di Hamas del 7 ottobre investe oggi anche il Libano. Le operazioni belliche e terroriste di Israele non hanno colpito solo i capi e iLeggi Tutto

Il decreto sicurezza varato dal governo Meloni è un gravissimo attacco alle libertà. In sintesi questi sono i principali provvedimenti: I blocchi stradali, le proteste nei Cpr sono considerati reato penale con condanne fino a 2 anni. Sono previsti 15 anni di carcere per chi fa “resistenza attiva” e 4 per il reato di “resistenza passiva”. Addirittura la “propaganda” delle lotte può essere considerata reato da punire con 6 anni di reclusione.  Si prevedono anche 7 anni di carcere per chi occupa case e chi solidarizza. Si dà facoltà alle forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori del servizio. Addirittura si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno l’uso del cellulare perché si vincola l’acquisto della simLeggi Tutto

Giacomo (Jack) Gobbato, un compagno del centro Sociale Rivolta, è stato accoltellato e ucciso a Mestre nella notte del 20 settembre. Jack è stato ucciso perché ha cercato – insieme ad un altro compagno a sua volta ferito- di difendere una donna da uno scippo. I suoi compagni hanno ricordato così la sua generosità: “Ciao Jack, per aver sempre lottato senza abbassare la testa, per aver teso una mano a chiunque ne avesse bisogno, per aver continuato a seminare sogni in una città abbandonata dalle istituzioni e dove la marginalità vuole essere nascosta. Ora c’è spazio solo per il dolore, ci saranno altri momenti in cui prendere parola. Condividiamo anche ciò che è stato già scritto, ossia che non accetteremo nessunaLeggi Tutto

In Palestina, Ucraina, Sudan e tanti altri luoghi dimenticati dall’informazione dominante dilagano guerre alimentate dagli Stati, il terrorismo e le violenze. Ci schieriamo solidali al fianco delle popolazioni contro tutti i signori della guerra. Siamo con il popolo palestinese e gli oppositori ebrei contro Netanyahu e contro Hamas. Lottiamo  contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. In ragione della comune umanità accogliamo i nostri fratelli e sorelle immigrate che fuggono dalle guerre, dal terrorismo, dalla miseria e dalla conseguenze dei cambiamenti climatici. Sviluppiamo il protagonismo diretto e quotidiano: la pacificazione dipende da noi. Marcia della pace, 21 settembre ore 15 a Santa Maria degli Angeli (Assisi) La Comune scarica qua il volantinoLeggi Tutto

Il paese di Victor Hugo, Jean Jaurès, di Camus ha reagito alla minaccia crescente della destra di Marine Le Pen: sondaggi e giornalisti la davano come sicura trionfatrice alle elezioni politiche generali, invece è stata sconfitta. Dalle urne esce comunque una situazione confusa, di difficile governabilità: non ci sono illusioni da farsi sul nuovo Fronte popolare, il disastro di Macron è noto a tutti, malgrado la sconfitta la destra rimane una minaccia. L’aspetto più importante però riguarda il segnale di reattività e speranza che hanno espresso in tante e tanti lavoratori, giovani, immigrati, mobilitandosi elettoralmente contro il pericolo di destra. Ora più che mai sarà fondamentale l’iniziativa diretta di mobilitazione e autorganizzazione per una migliore giustizia lavorativa e sociale, per laLeggi Tutto

In questi tempi di guerre e violenza, in questo presente così incerto e difficile, ognuno di noi può fare la differenza se impariamo assieme ad essere persone migliori. Pensiamo che la pace possa nascere dalle persone comuni, non dagli Stati che ciechi alimentano la spirale bellica e terroristica. Stiamo costruendo un progetto di riscatto e miglioramento umano fuori dal loro mondo in rovina e dalla macchinazione imperante, vogliamo unirci con chi ha a cuore l’umanità. Per questo da sempre siamo indipendenti nelle nostre idee e nella nostra materialità. Per questo oggi ti chiediamo di sostenerci, come puoi e come scegli. SOLDI CHE HANNO VALORE. Perché vogliamo dare valore alla vita e combattere ogni logica di guerra e ogni razzismo. Perché èLeggi Tutto

A Suviana ieri si è consumata l’ennesima strage padronale. Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori colpiti da questa tragedia siamo vicini ai familiari e alle persone care delle vittime. Per dire basta alle morti sul lavoro sosteniamo lo sciopero generale dell’11 aprile promosso da Cgil e Uil. Dopo le manifestazioni pacifiste continuiamo la mobilitazione contro tutte le guerre e le logiche belliche che si riproducono nei posti di lavoro e nella vita quotidiana. UNIAMOCI PER migliorare le nostre condizioni di lavoro, difendendo la vita, la salute, la sicurezza e i diritti PER costruire solidarietà, cooperazione, vicinanza, sottraendoci all’estraneità e alla competitività e difendere la nostra dignità NO alle spese militari, SI agli investimenti sulla sicurezza sul lavoro, la sanità, la scuolaLeggi Tutto

Viviamo una situazione drammatica in tutto il mondo. Le guerre in atto o minacciate si moltiplicano senza tregua mettendo a grave rischio l’umanità tutta. Continua la guerra in Ucraina, iniziata dalla Russia ma provocata anche dalla prepotenza della NATO. Per l’ennesima volta dilaga quella in Palestina iniziata il 7 ottobre con il pogrom di Hamas a danno di ebrei inermi e continuata dall’esercito israeliano da 6 mesi contro la popolazione palestinese di Gaza: un massacro genocida che ha causato più di trentaduemila morti e che prosegue riducendo alla fame e alla sete la popolazione superstite, attaccando ed assassinando anche i cooperanti delle ONG. Il governo Netanyahu, non contento dello sterminio in Terra Santa, ha ordinato attacchi a postazioni iraniane in SiriaLeggi Tutto

Sette giorni in mare senza acqua e cibo hanno portato alla morte 60 persone, tra queste donne e un bambino di appena un anno e mezzo. Erano a bordo di un barchino, salpato dalla Libia, ed erano state avvistate anche da un elicottero che più volte li ha sorvolati senza prestare soccorso. E’ quello che hanno raccontato i circa 25 superstiti agli operatori della Ocean Viking nave della SOS Mediterranée che li ha tratti in salvo. Di fronte all’ennesima tragedia non del mare, ma causata dagli stati che difendono le frontiere a tutti i costi, leviamo le nostre voci in nome dell’umanità. Cosa che in queste ore stanno facendo i volontari di tutte le ONG di stanza nel Mediterraneo. Ci uniamoLeggi Tutto