Auguri a te qualunque sia il tuo credo: laico o religioso, musulmano o cattolico, protestante o ortodosso, indù o buddhista, ebreo o di altra religione, ateo o deista, umanista o internettiano, auguri per un confronto sereno, leale, fruttifero.
Auguri a te che ti stai curando dal covid o aiuti persone care che si curano, auguri velati di tristezza a te che, come un po’ tutti noi, hai perso qualcuno durante la pandemia. Auguri di un futuro migliore che dipende sempre anche da noi, da come pensiamo e ci comportiamo, da come siamo con le altre e gli altri. Auguri e un rimprovero anche a te che non ti sei ancora vaccinato: guardati intorno e datti una mossa, conviene a te e agli altri.
Auguri a te che credi ancora nella politica: ne hai veramente bisogno (degli auguri, non della politica) per quanto è povera nelle idee mentre si arricchisce con gli imbrogli. Auguri di trovare uno sbocco autentico, più credibile e praticabile, alle tue buone aspirazioni. Auguri anche a te che sei qualunquista per principio: si può sempre cambiare in meglio.
Auguri a te sorella e fratello proveniente da altri paesi, vogliamo accoglierti, conoscerti e farci conoscere, informarti ed essere informati da te, vogliamo vivere assieme a te un futuro solidale, pacifico, di collaborazione e cooperazione.
Auguri a te che lavori o cerchi lavoro, che tu possa conservarlo o trovarlo, difenderlo con un sindacato coerente ed onesto, preservando la tua umanità dall’alienazione sociale crescente.
Auguri a te donna che ti batti per i tuoi diritti e la tua libertà da cui dipendono quelli di tutti noi; che il tuo genere primeggi contro il patriarcato, il machismo, il negazionismo è il primo principio per l’emancipazione umana.
Auguri a te giovane che ti affacci e ti affanni in un mondo decadente, tutto da conoscere e da cambiare, la tua coscienza può crescere ed affermarsi nei sentimenti e nella ragione, nelle relazioni e nella comunanza per scegliere e fondare una cultura di vita degna di essere vissuta.
Auguri a te sorella o fratello diversamente abile, esserti ed averti vicino è il motivo struggente e potente della crescita umana essenziale di noi tutti.
Auguri a te bimba e bimbo appena venuta/o al mondo, che questa umanità dolente impari ad esserti grata, a permetterti la crescita più felice e libera affinché tu possa aiutare noi ad imparare la felicità e la libertà.
Auguri anche a te compagna/o che sbagli eppure insisti a cercare il partito che non c’è, oppositore irriducibile a prescindere che poi diventa opportunista: guarda che se pensi che il problema è il valore-lavoro la soluzione sta nel riscoprire i valori umani. Auguri anche a te arrabbiato e critico per principio, non ingannarti: il nostro non è buonismo ma ricerca affermativa del bene comune come condizione per fronteggiare il male che affligge anche te.
Auguri a te persona volenterosa stanca di ingiustizia ed ignoranza, di rabbia cieca e di violenza, di prepotenza e cattiveria: hai bisogno di una via davvero differente, noi la stiamo cercando, ti stiamo cercando.
Auguri a te compagna/o de La Comune che cominci la campagna di autofinanziamento e prepari la Conferenza, che la tua convinzione e soddisfazione si accrescano in nuovi incontri espansivi, nella crescita dei dialoghi, formandoti ed affermandoti nella tua personalità con una corrente a favore.
Auguri a te, anche a te che hai appena acquistato questo giornale e ci stai leggendo, grazie per ascoltarci ma abbiamo bisogno che tu ci dica, ci spieghi, ci interroghi e certo possibilmente, se ti sembra che lo meritiamo, ci sostenga anche finanziariamente.
Auguri a te direttora e banda redazionale de La Comune: buon lavoro il vostro, soddisfatti e motivati, ora potete riposarvi un poco perché questo numero dura più del solito.
Dario Renzi
5 dicembre 2021