L’IMPEGNO VITALE PER LA PACIFICAZIONE

Viviamo una situazione drammatica in tutto il mondo. Le guerre in atto o minacciate si moltiplicano senza tregua mettendo a grave rischio l’umanità tutta.

Continua la guerra in Ucraina, iniziata dalla Russia ma provocata anche dalla prepotenza della NATO.

Per l’ennesima volta dilaga quella in Palestina iniziata il 7 ottobre con il pogrom di Hamas a danno di ebrei inermi e continuata dall’esercito israeliano da 6 mesi contro la popolazione palestinese di Gaza: un massacro genocida che ha causato più di trentaduemila morti e che prosegue riducendo alla fame e alla sete la popolazione superstite, attaccando ed assassinando anche i cooperanti delle ONG. Il governo Netanyahu, non contento dello sterminio in Terra Santa, ha ordinato attacchi a postazioni iraniane in Siria e di Hezbollah in Libano estendendo così pericolosamente il conflitto a tutta l’area medio-orientale.

In Israele e nel mondo crescenti settori di popolazione ebrea si mobilitano contro il governo Netanyahu e per la liberazione degli ostaggi di Hamas.

Sono queste voci di dissenso ed opposizione che possono fermare la guerra, a maggior ragione se sostenuti dalle iniziative pacifiste negli altri paesi.

Anche in Italia finalmente si avvertono segnali di impegno di pacificazione come la manifestazione nazionale del 9 marzo promossa dalla CGIL e a cui abbiamo partecipato attivamente, mentre si prepara una nuova scadenza per il 25 aprile.

Ci rivolgiamo a tutte le persone di buona volontà, a chi condivide le ferme parole di Papa Francesco per la pace, ai fratelli e alle sorelle immigrati, alla gente di sinistra perché si uniscano e si mobilitino. Impegnarsi per la pacificazione significa difendere l’umanità tutta e le nostre stesse speranze di vita.

CON IL POPOLO PALESTINESE

E GLI OPPOSITORI EBREI

CONTRO NETANYAHU E HAMAS

5 aprile 2024

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