Perù
Speranze, pericoli e contraddizioni

Negli ultimi mesi il Perù è stato sconvolto da una profonda crisi politica e da grandi manifestazioni, dopo un autogolpe fallito del presidente Castillo. Il governo Boluarte che gli è succeduto ha represso con grande violenza le mobilitazioni facendo decine di vittime, a conferma del carattere sanguinario dello stato peruviano. Già in passato la guerra sporca tra l’esercito stragista e il barbaro terrorismo di Sendero Luminoso aveva fatto decine di migliaia di morti, soprattutto tra le popolazioni indigene. Oggi le istituzioni si confermano guardiane delle elite dominanti, profondamente razziste e classiste, dimostrando quanto la democrazia sia pericolosa e sia incline – soprattutto se fragile e in crisi – a reprimere ed uccidere. D’altra parte, la rivolta della parte storicamente più oppressa del paese, le popolazioni indigene e meticce, ha mostrato tanto potenzialità quanto limiti e contraddizioni. Alcune delle principali speranze e rivendicazioni emerse nelle recenti mobilitazioni, soprattutto contro la repressione e il razzismo, per il rispetto e la dignità delle popolazioni indigene, sono legittime e condivisibili. Ma purtroppo questo emergere umano è segnato da profonde contraddizioni e limiti coscienziali, visto che è partito in difesa di Castillo presidente e tuttora esistono illusioni perniciose sul suo ruolo. L’ex presidente, di origini indigene e umili, si era demagogicamente proposto come riferimento per gli oppressi ed era stato attaccato per questo dalle elite dominanti. Ma si tratta in realtà di un personaggio impresentabile che non ha esitato a fare patti con forze di destra e che ha espresso posizioni patriarcali, omofobe e contro gli immigrati. Una drammatica conferma che i disvalori più retrivi non conoscono barriere etniche e sociali. Fermo restando quindi la ferma condanna della feroce repressione statale e lo schieramento per la difesa della vita, della libertà di espressione e delle mobilitazioni, è evidente che queste ultime hanno un carattere anche contraddittorio e confuso. Infatti, nella coscienza di tanti protagonisti c’è un intreccio irrisolto di speranze legittime e illusioni pericolose tanto in Castillo quanto in soluzioni democratico-istituzionali. Ciò rende ancor più importante la presenza e l’auspicabile sviluppo di correnti indipendenti, in grado di esprimere affermativamente le esigenze ed aspirazioni più genuine della gente comune.