A fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della cultura

Siamo solidali con le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e della cultura che manifestano giustamente per protestare contro il governo. Tutto il mondo della cultura è fermo da fine febbraio a causa della pandemia e delle misure governative.
Con il nuovo Dpcm si impone la chiusura di festival, fiere, sagre così come di cinema, teatri, scuole di danza, accademie teatrali, insomma di tutti quei luoghi in cui vive la produzione e la fruizione artistica e le cui condizioni di sicurezza dipendono in gran parte da chi li gestisce e da chi li frequenta.
In questi mesi non è stato fatto niente per sostenere il settore, mentre il governo ha elargito enormi somme per sostenere i grandi gruppi industriali.

Perchè le fabbriche di armi restano aperte? Perché il governo non ha mosso un dito per la sanità, le scuole e la cultura? Perché non si è investito sui trasporti?
Nei teatri, nei cinema, negli spettacoli artistici in molti casi si sono rispettate le misure di sicurezza per tutelare la salute: allora perché colpire così la socialità e le esigenze fondamentali per ogni persona?
Il ministro Franceschini parla di finanziamenti agli spettacoli on line, vuole una cultura e degli spettacoli virtuali dimenticandosi le persone reali che hanno fatto di questo mestiere una scelta di vita e di questa professione una forma di sostentamento; si dimentica anche delle migliaia di persone reali che sentono il bisogno di essere nello stesso luogo, seppur a distanza, per godere di questi spettacoli e di questa cultura.
Perciò La Comune sostiene la giusta lotta delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della cultura per affermare la difesa delle condizioni di vita e di lavoro e per la dignità e si impegna a ricercare il dialogo su una cultura di valori positivi da fondare.

La Comune