Ci sono state nelle ultime settimane manifestazioni in varie città tedesche – le più significative a Stoccarda e a Berlino l’8 maggio con la partecipazione di migliaia di persone – convocate in nome della “difesa della Costituzione” contro la politica di restrizioni della libertà di movimento adottate dal governo di Angela Merkel.
Queste proteste sono nate per iniziativa di intellettuali e riviste della sinistra “critica” che hanno una certa eco sul web con le loro teorie complottiste che presentano il Covid 19 come una montatura colossale da parte dei governi europei per controllare e reprimere le società e di Bill Gates per propinarci un vaccino su cui fare miliardi. Schierati con Putin e con la dittatura statale cinese quali “baluardi antagonisti” all’imperialismo USA, hanno trovato facilmente assonanze con settori di estrema destra pronti in ogni momento ad additare la “congiura americana e giudaica” quale causa fondamentale dei mali della patria tedesca. Questa convergenza rosso-bruna è grave e va denunciata con forza, ma non stupisce in quanto già sperimentata negli ultimi anni, in primo luogo nell’appoggio alla criminale dittatura stragista di Assad in Siria. A poco valgono le tardive prese di distanza dei sinistri promotori di cui sopra, ritrovatisi emarginati o addirittura minacciati ai margini di questi cortei: la loro “iniziativa trasversale contro Merkel e Gates” ha concretamente permesso all’AfD e ad altri settori di estrema destra di porsi alla testa di piazze confuse, spurie, rabbiose e frustrate che non promettono nulla di buono.