Pensiamo alla salute, quella di ciascuno/a di noi, quella dei nostri cari, dei nostri vicini, quella dell’umanità tutta e del pianeta in cui viviamo. Pensiamoci seriamente con attenzione e profondità. Affrontiamo i mali: quelli che attaccano il nostro corpo e il nostro animo, la nostra psiche, la coscienza e quel mondo interno così prezioso di cui tutti e tutte disponiamo. Combattiamo i virus non meno che le cattive abitudini di vita, le idee cattive che intossicano la nostra umanità, come ad esempio il razzismo, male curabile ma pervicace, che fa vittime in queste società di estranei. Pensiamo al bene che può venire da una nuova convivenza frutto di attenzione, giudizio e fiducia nell’accoglienza e scoperta reciproca. Combattiamo la cattiveria, gli egoismi, l’indifferenza imparando ad essere più umani e pensando che farlo ci può migliorare, ci arricchisce, in una pratica paziente e costante che dà benefici immediati. Così pensiamo alla salute davvero e non in modo superficiale, impariamo a vivere mentre affrontiamo l’esistenza e le sue complicazioni. Le ferite dell’umanità sono quelle di ognuno, si riverberano nella nostra vita ed è importante provare a cominciare a guarirle insieme; senza affidare le soluzioni a Stati e governi, che anche in questa emergenza hanno dimostrato la loro disumanità, a strade politiche senza uscita e senza vergogna che si ripropongono per inerzia o per paura. In questi mesi infatti abbiamo visto all’opera una solidarietà importante, da riconoscere, coltivare e accrescere. L’aiuto diretto tra le persone e verso i più bisognosi, l’impegno di associazioni solidali hanno fatto sì che l’emergenza potesse essere affrontata e che le condizioni di vita non peggiorassero ulteriormente. Un reticolo di esperienze locali, spontanee o associate, ha permesso di sollevare l’animo e il fisico di tanti. Cooperiamo, possiamo riuscirci. Facciamolo meglio per ridisegnare un’alternativa di vita così come per tracciare sentieri di un impegno solidale nuovo di cui c’è tanto bisogno di fronte alle esigenze pressanti e alla frammentazione delle risposte. Scopriamo l’attenzione, il rispetto e il mutuo aiuto e combattiamo la povertà, lo sfruttamento, la violenza quotidiana di chi ci opprime. Con il Forum Indivisibili & Solidali da oltre un anno stiamo costruendo una strada, non semplice, per unirci tra diverse realtà e agire insieme in nome della solidarietà e dell’antirazzismo. Oggi ne sentiamo ancora più il bisogno, vogliamo rilanciarlo e ricominciare luogo per luogo proprio dalle realtà migliori della solidarietà diretta e autorganizzata che in questi mesi hanno operato per affermare la dignità e la vita. Operiamo insieme per un bene che può essere comune perciò ancora più ricco per ognuno/a di noi.
La Comune
21 giugno 2020