L’aggressione russa in Ucraina sta già causando centinaia di vittime e decine di migliaia di sfollati. La prepotenza bellica del nuovo zar Putin si scontra con le mire espansionistiche del criminale patto militare della NATO a cui l’Ucraina vuole aderire: a farne le spese, come sempre nei conflitti, è la gente comune, persone come noi.
Noi donne siamo le prime vittime, insieme ai più piccoli, ai nostri figli, della furia bellica e patriarcale. Ma noi donne siamo innanzitutto le prime protagoniste della pacificazione possibile fra le genti perché siamo, da sempre, prime nell’affermazione della vita e nella sua cura permanente e amorevole.
Questa guerra ci riguarda perché alimenterà ancor di più un clima di odio e violenza diffusa tanto più verso il genere femminile e verso gli ultimi. Possiamo reagire con coraggio, come ci stanno dimostrando le tante sorelle russe e ucraine scese nelle piazze per dire no alla guerra; vogliamo unirci per essere più libere contro la violenza bellica e quella maschilista, per affrontare la rassegnazione e la paura ed essere assieme, da subito, protagoniste di pace e solidarietà.
Donne de La Comune