Il maghetto vince sulla caccia alle streghe

Alla faccia di chi vuole male alla “mamma” di Harry Potter. I festeggiamenti per il 20° anniversario dalla nascita della saga stanno raggiungendo risultati spettacolari al box office e negli eventi collaterali. Nonostante l’autrice JK Rowling sia bersaglio di un’odiosa campagna diffamatoria da parte di quei transattivisti che l’accusano di essere una “lurida terf”, ovvero una femminista che crede che le donne nate donne abbiano un’identità biologica e che “l’identità di genere percepita” sia un gran regalo al patriarcato. La scrittrice ha scritto parole coraggiose contro la cancellazione delle donne, a cominciare dalla parola women, reagendo all’obbrobrio della neo-lingua che le vuole neutralizzare chiamandole “persone con un buco davanti”. Si è schierata con calore a fianco di altre (autrici, docenti, storiche) sottoposte alla stessa caccia alle streghe. Dunque nonostante le offese, le minacce, i processi sommari…(anche nelle cronache tv italiane si è dato credito alla calunniosa accusa di “transfobia”), nonostante la presa di distanze delle giovani star che interpretano i suoi personaggi, continuano a fare colpo le sue creature e la sua creatività. Magia? O il negazionismo che attacca le donne e l’umanità non è poi così pop?