Immigrazione
Il razzismo ipocrita dell’Unione europea

Ci sono governi dell’est europeo che sono la punta avanzata della guerra agli immigrati e dell’offensiva nazionalista e xenofoba nel vecchio continente. L’ultimo emblematico esempio è il dramma dei profughi siriani, afgani, iracheni e di altri paesi asiatici bloccati in condizioni disumane ai confini fra Bielorussia e Polonia con i due stati di confine che impediscono ogni soccorso da parte delle Ong in uno squallido gioco politico sulla pelle di migliaia di esseri umani già colpiti da infinite tragedie.
Ma le istituzioni dell’Ue che pretendono di accreditare l’immagine di un Europa presuntamente meno razzista ad occidente guardando con indignazione di facciata alla richiesta di fondi per muri anti-immigrazione da parte di 12 governi europei, mentono sapendo di mentire. Come se non sapessero che, anche senza muri in cemento armato, l’inferno per gli immigrati in Europa esiste già nella caccia all’uomo e nelle torture da parte della polizia croata o in provvedimenti come quello del governo danese per deportare crudelmente i richiedenti asilo in paesi terzi fuori dall’Europa. La Commissaria europea agli Affari interni, la svedese Ylva Johansson, ci tiene a precisare con cinismo raggelante: “Fateli pure i muri, ma con i vostri soldi”. Come se non sapesse nulla degli enormi finanziamenti elargiti a più riprese dall’Ue allo stato turco per vessare gli immigrati in casa propria bloccandoli ai confini dell’Europa “che conta”.
Draghi intanto si fa promotore di un conclave internazionale sull’Afghanistan che in nome “dei diritti umani delle donne e dei popoli” ha in realtà come primo obiettivo impedire che il flusso di centinaia di migliaia di profughi da quel paese martoriato si diriga verso i paesi più potenti e più ricchi. D’altra parte “super-Mario” governa disinvoltamente insieme al fascio-leghista Salvini tuttora impunito dopo aver sequestrato illegalmente in modo disumano centinaia di immigrati in mare aperto, quando il sindaco di Riace Mimmo Lucano viene invece condannato a 13 anni di galera per avere cercato con generosità di aiutare e di accogliere in modo umano e solidale. E nel frattempo, drammaticamente, le stragi di immigrati nel Mar Mediterraneo continuano con il beneplacito attivo e complice dell’Ue e nel silenzio assordante dei media a loro asserviti. Pretendono di fare la morale a Orbán, Duda & c., ma da che pulpito viene la predica!