Un’inchiesta del quotidiano Domani ha svelato che la procura di Trapani, che dal 2016 stava indagando sull’operato delle Ong impegnate nel salvataggio di immigrati nel Mediterraneo, ha per mesi intercettato le conversazioni telefoniche di numerose giornaliste e giornalisti impegnati nella denuncia dei traffici di esseri umani dalla Libia all’Europa.
I magistrati trapanesi proseguono il loro attacco e dopo aver accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina 21 membri delle Ong Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere, ora attaccano le voci libere e le loro fonti, i giornalisti scomodi con l’intento di metterli a tacere, con una “sorveglianza” – di chiaro stampo intimidatorio – tanto inutile ai fini delle indagini quanto pretestuosa nelle motivazioni. I dossier investigativi, forse direttamente promossi dal Viminale e costituiti al di fuori di ogni fondamento giuridico e all’insaputa delle vittime avrebbero dovuto dimostrare contatti tra le Ong e i trafficanti e riguardavano Nancy Porsia, Nello Scavo (Avvenire), Francesca Mannocchi, Antonio Massari (Il fatto), Fausto Biloslavo (il giornale), Claudia Di Pasquale (Report), Sergio Scandurra (Radio Radicale): a tutti loro va la nostra solidarietà. (S.C.)