La solidarietà non è un reato

È davvero triste e pericoloso il mondo in cui viviamo, se chi salva le vite umane deve periodicamente confrontarsi con attacchi di ogni tipo, ivi compresi quelli della magistratura e della politica che la sostiene. Meno male che la gente solidale e antirazzista, non si lascia intimidire e continua nell’impegno. Oggi la Mare Jonio è sotto accusa della Procura di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, laddove il “reato” è stato quello di salvare qualche anno fa 38 naufraghi alla deriva da 40 giorni senza che fosse garantito loro un porto sicuro. La Mare Jonio, nave della ONG Mediterranea, ha accolto queste persone dopo che un mercantile le aveva tratte in salvo dal mare. Nelle stesse ore abbiamo visto perquisizioni a sedi di altre associazioni dedite all’accoglienza degli immigrati  come Linea d’ombra a Trieste, e sembra che anche per la nave Juventa della ONG Jugend Rettet la magistratura si muova per rinviare a giudizio l’equipaggio. Evidentemente ciò che è cominciato sotto il governo di Salvini ministro dell’Interno è continuato in questi anni con il beneplacito di tutte le forze politiche e ora che sono tutte insieme appassionatamente nel governo Draghi, i tempi si annunciano ancora più duri. Sappiamo cosa è successo a Carola Rackete e ad altre ONG, per le quali però non si sono mai trovate le prove delle accuse pretestuosamente rivolte loro.  Ribadiamo che la solidarietà e l’accoglienza non possono essere un reato e che i primi colpevoli delle stragi in mare e delle tragedie dell’immigrazione sono gli stati con le loro leggi e confini. Ci schieriamo a fianco delle persone che salvano le vite sia in mare che in terra e ci uniamo alle iniziative che in questi giorni ci sono in loro sostegno.